lunedì 25 gennaio 2010

AVATAR vs AVEZ


AVATAR - AVEZ 10 - 6

AVATAR del PRINCIPE MILITO
un simil Remedio, che si fà beffe a piacimento dell' AVEZ di turno, reiterando il belluino urlo di battaglia SeiBravoDavi!!
AVATAR di MAURIZIO COSTANZO
pronto alla trasvolata verso le agognate Guiness, lasciandosi alle spalle le verdi valli Pianellesi, offre la solita prestazione di sostanza tutto arrosto e poco fumo.
AVATAR di SAMUEL
un solido muro per gli attacanti avversari, che si mettono l'animo in PACI
AVATAR di LEONARDO interpreta Leonardo a 80 anni, ormai a corto di idee.
AVATAR del TROTTOLINO (amoroso?) un trottolino impazzito e incontrollabile si aggira per il campo, segue l'abituale schema pallina da flipper, nessuno lo capisce, nenache lui stesso riesce a capirsi. Il suo sinistro mancino anche ieri ci ha mostrato l'intero repertorio.


AVEZ

AVEZ di CIRO il Mr passato in un attimo dagli allori di Mezzinho all'abulico sguardo leggermente rincoglionito di Ciro (il rincoglionito è per il CIRO vero non per il ns sempre adoerabile, meglio tenerselo buono, Mister)
AVEZ di SANT'AGOSTINO si arrende per ultimo, ma non brilla come di solito.
AVEZ di AMAURI il bomber assicuratore, questa volta assicura poco e niente.
AVEZ di ME STESSO assicuro più niente che poco.
AVEZ TATUATO, affettato senza pietà.

ULTIM'ORA -- LICENZIATO CIRO !!!!!!!

BLANC HA DICHIARATO:

abbiamo affidato la squadra ad un TRAGHETTATORE di sicura esperienza !!!!


.............CARONTE.............

Convocazioni 25 gennaio 2009



2) Ennio
3) Saviano
4) Tattoo
5) Ungaretti
6) Joyce
7) Furino
8) Piero Guidi
9) David
10)Kant

martedì 19 gennaio 2010

La partita della Pace




In un'atmosfera idilliaca, si è svolta ieri sera al Centrale del Ledimar la "Partita della Pace del 2010".
I dieci giocatori hanno cominciato sin dagli spogliatoi a scambiarsi convenevoli e, proprio per dare più forza alla loro missione, si sono mischiati agli sportivi negli angusti locali non utlizzati abitualmente per conoscere altre persone e stringere amichevolmente loro la mano.
Una volta in campo, il quintetto formato da San Massimone, Paolino da Santiago, David Jerusalem, Flaminio III° e Marcellino Pane e Vino(a dire il vero...birra!) ha prima fatto finta di poter infierire arrivando sul 5-0 e, poi, ha permesso a Antonio l'Abate, Don Lillone, Fra Simone, Papa Giacomo Leopardo e Nelson Mandela, detto Mancini, di rimontare fino a chiudere su un fraterno 8-8, condito da uno scambio di favori per rimediare ad un imprevisto svantaggio che avrebbe rovinato la festa.
Abbiamo così assistito a marchiani errori sotto porta pur di non segnare, finte cappelle in porta, svarioni difensivi ai limiti dello sfacciato e, al termine dei 50' di gioco, anche allo scambio delle maglie con abbraccio finale nel segno della solidarietà fra i popoli e pagamento di soli 20€, causa "riparazione morale" ai disguidi ambientali delle ultime partite.
E sapete perchè ciò è stato possibile?
Perchè, per una volta, l'arcigno mister Marco Mezzinho non è stato presente alla sgambata e sono mancati i suoi urli, le sue stizzite pallonate nel nulla, i suoi caustici commenti sulle non parate dei portieri e sulle magagne difensive: insomma, un clima finalmente davvero sereno e positivo, sancito dal pareggio finale che ha regalato sorrisi a tutti.
Che bello!

sabato 16 gennaio 2010

Convocazioni lunedì 18 gennaio

Beppe Baresi
BBBeppe Furino
David Suazo
Tomoji Tanabe
Gianni D'Elia
Massimo Cacciari
Ennio Cicciarello
Mr. Tatoo
Lillo Pianello detto l'Irlandese
Graziano Rossi

martedì 12 gennaio 2010

FERMIAMO I CAMBIAMENTI CLIMATICI!!!!!



I nostri 10 attempati calcettisti dopo aver solo 7 giorni fa interpreatato la finale della Coppa di Russia tra Sparta Volgograd e Dinamo Vladivostock alla inclemente temperatura di –15°, ieri si sono di colpo ritrovati a + 35° nel girone eliminatorio della Coppa D’Africa ad interpretare il sentitissimo derby del Sud tra Lesotho e Namibia. Per stare più in clima africano, alla fine della partita le docce erano ovviamente fredde, probabilmente si era rotta la cisterna, mancavano solo un paio di leoni in giro per lo spogliatoio e c’eravamo su tutto.

La fortissima Namibia del trasfuga Mezzinho ha schierato Davide “BravoDidier” Drogba, Albert Rigo, il poeta Africano Mboma Leopardo, e Gabriel Ronaldo. Quest’ultimo era l’unico a proprio agio per il clima, essendo reduce abbronzatissimo da una lunga vacanza a Santo Domingo, dove in suo onore è stato dato anche un party all’Ambasciata per festeggiarlo quale primo turista europeo dalla fondazione della Repubblica Dominicana, a recarsi nel paese in compagnia della fidanzata.

Il Lesotho, che diciamolo subito ha vinto 9 – 8 nonostante una serie di portieri più abituati alle noci di cocco che al pallone, si è avvalso di una grande prestazione di SissoCocco, nonché delle più che oneste partite di Paulus Chef, Ato’o, Lillo Pianello (appena naturalizzato grazie al doppio passaporto Lesothiano e Pianellese) e Obi Mikel “piede di titanio” che ha vinto tutti i contrasti.

Mezzinho pur di non interrompere la sua striscia vincente (..1 partita..) e forte della sua presenza imprenditoriale nel turismo è arrivato ad offrire ai suoi compagni di squadra una serie di premi partita da capogiro, ma non c’è stato niente da fare. Ecco la lista segreta dei premi partita offerti da Mezzinho:

1) Week end per 2 --- Odori e sapori del nostro Sud,
un fine settimana a Rosarno. Il pacchetto comprende una carabina carica per sparare a chi vuoi e un kit per incendiare 5 auto.
2) Corso di Wind Surf sul Lago Massaciuccoli e campeggio sulle sue rive.
3) Tour di una settimana per le oasi dello Yemen.
4) 24 ore con i tuoi Eroi. Una giornata intera con la nazionale del Togo.


12 gennaio 2010 --- DAL DIARIO DI CLAUDIO CADEDDU—Ieri sera mio padre Marco, meglio noto come Mr. Mezzinho, dopo avere tentato di assiderarmi la settimana scorsa, si è presentato alle 8 in camera mia chiedendomi innocentemente se gradivo venire a vedere la sua sfigatissima partita con i suoi sfigatissimi amici.
Io mi sono fatto trovare già in pigiama e sotto il piumone con una tazza di tisana calda fumante in mano e amorevolmente gli ho risposto - Fottitti babbo!!.
Poi seguendo i consigli di zio Michele, stanco di sentire parlare di tal Furino, mi sono fiondato alla scoperta delle fantomatiche ALTRE COSE , ho acceso il Pc e navigato per 2 ore sul sito www.vivalabucchiacchia.it . Mi sono divertito un casino, ho scaricato 12 film, contattato 5 escort e preso 3 appuntamenti al buio. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo lunedi.

lunedì 11 gennaio 2010

convocazioni 11 gennaio 2011

1. Mou
2. Favero
3. Lillo
4. Saviano
5. Pox
6. Marx
7. Cristiano
8. Davide
9. William Wordsworth
10. Flaminio
Ovviamente tutti i giocatori dal 2 al 10 sono sotto esame per il mercato di gennaio. Al termine della partita il MIster valuterà le cessioni di fronte a offerte congrue che pioveranno da ogni parte del globo

E' cominciato il mercato di Gennaio...e guardate cosa ti combina il Mister Mezzinho..




PER ORA HA RISPOSTA SOLO UN EQUIVOCA SQUADRA COLOMBIANA, CHE SI DICE SIA COINVOLTA NEL TRAFFICO DI ORGANI E IL MISTER HA DECLINATO L'OFFERTA, MA CHISSA' DI FRONTE AD UN CONGRUO RILANCIO.....

venerdì 8 gennaio 2010

UNA SENTITA PRECE ALLE NUOVE GENERAZIONI

Mi rivolgo, con sentimento paterno, a tutti i componenti della nuova generazione che succederà a questa ormai Armata Brancaleone di calcettisti.
Se volete che i Vs. ricordi di quella che deve essere il più bel periodo della vita, ovvero la Giovinezza, quando sarete a tavola, ultraquarantenni, dopo una partita di "calcetto alla moviola", siano esclusivamente riconducibili a questo tristissimo elenco di argomenti:
- PARTITE DEI MONDIALI 2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022, ecc ma non i quarti, semifinale o finale ma dimenticate partite dalle qualificazioni del tipo Madagascar vs costa d'Avorio, Perù vs Incas, CowBoy vs Indiani, Usa vs Saddam, Zimbabwe vs Vietnam del Sud, Paperopoli Vs. Topolinea, Bolivia Vs. Cambogia, Gotam City Vs Metropolis, Sparta vs. Atene, Cristo Re Vs. Il Duomo ecc. con orgoglioso sciorinamento di tutte le formazioni goals e minuto delle marcature: BHE ALLORA STATE A SENTIRE I VS. PROCREATORI
Se invece volete dei sani ed apaganti diversi ricordi sono disponibile a donarvi tutta l'esperienza maturatà alla Vs. età

La Biografia Ufficiale di Beppe Furino


Proveniente dalla Primavera della Juventus, Giuseppe "Beppe" Furino esordì in Serie B nel Savona nel campionato 1966-1967 diventando subito titolare nel ruolo di mediano. Dopo la retrocessione dei liguri, disputò un ottimo campionato di Serie C tanto da essere chiamato al Palermo in massima serie per il campionato 1968-69.

A dispetto della bassa statura (167 cm) Furino si mise in luce per le sue doti di mediano di copertura, giocando 27 delle 30 partite di campionato: nell'estate 1969 fu richiamato alla Juventus dove andò a ricoprire subito un posto da titolare.

Nella società bianconera sarà destinato a diventare titolare inamovibile per oltre un decennio, conquistando 8 scudetti (1971-72, 1972-73, 1974-75, 1976-77, 1977-78, 1980-81, 1981-82, 1983-84), 2 Coppe Italia (1978-79, 1982-83), 1 Coppa UEFA (1976-77) e una Coppa delle Coppe (1983-84).

Chiuse la carriera in bianconero dopo 361 partite di campionato in 15 stagioni dopo il campionato 1983-84, nel quale disputerà una sola gara che comunque gli permetterà di conquistare il suo ottavo scudetto, eguagliando così il record di Giovanni Ferrari.

Furino non ha avuto tuttavia un gran successo in nazionale, disputando solamente tre partite, la prima il 6 giugno 1970 ai mondiali del 1970, subentrando nella ripresa ad Angelo Domenghini nella partita contro l'Uruguay. Tornò a vestire l'azzurro poi nel 1973 e nel 1974, per il resto fu sempre chiuso da mediani dalla caratura di Romeo Benetti (come lui estimatore del gioco duro) e Gabriele Oriali.

Firmato: Simone BBB, Biografo Ufficiale di Beppe Furino

(Articolo pubblicato in onore di Michele Mancini, che provvederà ad erudire al riguardo i suoi figli, per evitare che pensino ad "altro" sin dalla presente tenera età)

Per quelli che preferiscono il calcio...

...alle presunte lezioni di vita di Minimoto Gomorra Saviano Mancini, ecco la formazione della JUve 1973-74 allenata da Vycpalek
1. Zoff
2. Spinosi
3. Longobucco
4. Furino
5. Morini
6. Salvadore
7. Causio
8. Viola
9. Anastasi
10. Capello
11. Bettega
Li avevamo quasi presi tutti tranne Spinosi (confuso con Cuccureddu) e Viola che proprio non ricordavamo

martedì 5 gennaio 2010

Partita del 4 gennaio 2010: dal diario di Claudio Cadeddu






4 gennaio 2040, dal diario di Claudio Cadeddu, 42 anni

Questa sera mi sono ritrovato con i miei amici al ristorante “Dal Vecchio Kalle”, gestito da un ottantenne che all’inizio del secolo era diventato famoso in tutta Pesaro per aver scritto un dossier sulle malefatte di una squadra di calcio che esisteva allora e si chiamava Juventus (per la cronaca, questa squadra ha cessato di esistere intorno al 2025 quando il Presidente, Alessandro Del Piero, detto Uliveto, ha esonerato l’allenatore, tal Sebastian Giovinco, dopo che lo stesso aveva aggredito uno dei sei arbitri a causa di un fuorigioco, non visto nemmeno dalle 178 apposite telecamere, provocando una sommossa dei 1.500 tifosi presenti allo stadio con conseguenti disordini sfociati in un massacro epocale).

Mi è tornata in mente una cena di 30 anni fa alla quale ho partecipato accompagnato da mio padre Marco, che si autodefiniva il “Mister” di uno squinternato gruppo di arzilli quasi cinquantenni che, ancora, insistevano a giocare a calcetto. Quella volta, ebbi la fortuna (?) di assistere, in una specie di freezer, ad una partita fra quegli attempati signori. Ricordo ad esempio il burbero papà del celebre Gianluca Poto (oggi presidente della Provincia) che, forse sapendo di incontrare poi nello stesso ristorante il “vero” Ennio Cicciarello, nel vano tentativo di imitarlo tentava di scartare anche le panchine e le borse posizionate fuori dal campo prima di alzare la testa. E ricordo anche un già vecchissimo portiere, il caro nonno Max (il quale oggi, finalmente, pare aver trovato la donna della sua vita e alla bella età di 81 anni convolerà platonicamente a nozze con la sua ex badante estone), che dopo aver preso gol da ogni posizione alla fine si è riscattato facendo vincere i suoi compagni. E cosa dire di quel bomber che, pur percorrendo in tutta la partita poco più di 5 metri, riusciva sempre a segnare con fortissimi tiri all’incrocio dei pali? Sugli altri due giocatori di quella squadra c’è poco da dire: uno era un amico storico di mio padre che correva correva e faceva solo casino e diceva, chissà perché, “parliamone”, e l’atro era proprio mio padre che, prima del match, si era chiuso negli spogliatoi per psicanalizzarsi davanti allo specchio e individuare i tanti motivi delle ripetute sconfitte. Beh, quella volta gli andò bene, dato che in effetti alla fine vinse per 9-8. E pensare che gli avversari erano forse più forti. C’era uno che a causa del lavoro si vedeva poco e si chiamava, mi pare, Tre B, o Tre C, Tre D, boh???; non giocò male, anzi, segnando dei bellissimi gol ma, nel momento decisivo, non fu in grado di pareggiare al culmine di una improbabile rimonta. Sulla fascia sinistra, vicino a me quindi, con tutti i pericoli che ne conseguivano, si trovava invece Michele Mancini (l’amico di babbo, con il quale abbiamo fatto tanti viaggi e che, ce l’ho impresso in memoria, proprio quella sera mi ammoniva sul fatto che non avrei dovuto imparare a parlare di calcio sin da piccolo, pensando piuttosto ad un non meglio precisato “altro”: che maestro di vita…!!!) che più tirava, sempre col sinistro, più sbagliava. Che disgrazia! Gli altri tre erano il Professor Buscaglia (il mio insegnante di Filosofia al Liceo: ecco perché ho scelto di studiare Fisica Quantistica all’Università…), bravino ma alla fine un po’ nervoso perché riteneva, probabilmente a ragione, di essere l’unico che correva, un silenzioso personaggio che ogni tanto si stropicciava i delicatissimi occhi a causa dell’umidità dell’ambiente e un grosso difensore di nome, mi sembra, Lillo Pianello, che, non facendocela più a reggersi in piedi vista la mole, ad un certo punto è andato in porta lasciando di fatto liberi gli attaccanti di ribaltare il risultato.

Che tempi…a cena parlavano di Ferrara (il padrone della catena di pizzerie “Da Ciro”), Diego (calciatore brasiliano divenuto nel frattempo porno attore a Copacabana) e di Suazo, un honduregno che ha finito la sua carriera nell’Urbania trascinando i durantini in Eccellenza. E ricordo, infine, che mancava uno degli amici di papà sin dai tempi in cui viveva a Bologna, il padre di Francesca Rigucci, Alberto, mi pare, che, incazzatissimo per non essere stato convocato, la mattina successiva entrò in un laboratorio di Pesaro facendosi ricoprire l’intero corpo di una serie di coloratissimi tatuaggi che, tutt’oggi, lo rendono un autentico fenomeno da baraccone, facendosi ritrarre dagli incuriositi turisti che sfilano davanti all’Hotel Flaminio leggendo i ritagli di un “Resto del Carlino” di trent’anni fa, con una velenosa e stizzita intervista rilasciata da Rigucci stesso su una festa di Capodanno mail riuscita!

Beh, per fortuna che noi siamo cresciuti senza far troppo riferimento ai nostri genitori (basti pensare che Francesco Mancini , nonostante i tanti soldi guadagnati nel motorismo, è una persona davvero amabile, umile e capace di fare serenamente autocritica) anche se, per concludere questa pagina del diario, bisogna sottolineare che pure stasera quei vecchi bacucchi si sono ritrovati al Ledimar per la solita partita di calcetto: non la smettono proprio mai…

lunedì 4 gennaio 2010

convocazioni 4 gennaio 2010

Gialli
1. Dundee
2. Pianello
3. Gomorra
4. King David
5. John Keats

Colorati
1. The Special One
2. Favero
3. Il Cristallo di Boemia
4. Matuzalem
5. Threebes