martedì 24 marzo 2015

Partita del 23 marzo. L'abbiamo buttata via!

I due quintetti:
L'abbiamo Buttata Via

Max: "L'abbiamo buttata via!". Cosa? La Provincia? Il posto fisso? La consueta Battaglia Navale del lunedì? No: abbiamo buttato via una partita già vinta ("ma io lo dicevo...occhio al centro...attenti lì in mezzo...ci recuperano, ci recuperano...);
Cattivik: "L'abbiamo buttata via!". Cosa? L'eterna abbronzatura da scugnizzo pugliese? La collezione completa di Diabolik e Alan Ford? La solita fretta nel fare la doccia? No: abbiamo buttato via una partita già vinta ("e ho fatto anche tre gol...quando mi ricapita???");
Rugolo: "L'abbiamo buttata via!". Cosa? La consueta, proverbiale, saggezza? La vecchia Polo con cui viaggiava per Bologna negli anni '80? La voglia di andare a Cuba con l'amatissimo genero? No: abbiamo buttato via la partita ("e se non sto attento, pure mi strozzo col Morlacco...");
Chef: "L'abbiamo buttata via!". Cosa? La capacità di fare gol a porta vuota, ad un cm. dalla linea bianca? La Telecom Italia intera venduta ai brasiliani? La possibilità di un futuro meno burbero? No: abbiamo buttato via la partita ("e continuavo a dirmelo in trance anche durante la cena, la notte, la mattina dopo, il pranzo del martedì, il pomeriggio del martedì...");
BBB: "L'abbiamo buttata via!". Cosa? La volontà di mollare una grigia vita da assicuratore per lanciarsi nel mondo del foto-modellismo? La solita inossidabile verve realizzativa? La sua nuova immagine di copertina su FB? No: abbiamo buttato via la partita ("sì, è vero, ma quando eravamo sopra 10-5 abbiamo smesso di impegnarci perchè ormai era vinta, sai com'è...").

Non molliamo mai

Abel: negli ultimi 15' insuperabile (prima lasciamo perdere...), da imbattuto nel 2015, ci ha sempre creduto;
Bocci: perfettamente calato nel suo nuovo ruolo da simil-Simoncelli (non possiamo più chiamarlo Lillo per tristi motivazioni di decessi canini) e nel "non mollare mai";
Vongola: convinto sin dall'inizio (quando ha proposto le squadre) di portare a casa la pellaccia, e non ha mollato mai;
Davi: la consueta, ritrovata, macchina (diesel, in stile fuoriserie anni '70) da gol, che non molla mai;
I: meglio, o per essere precisi, meno peggio, sul suo tradizionale binario destro, e, anche lui, non molla mai (cocciuto come un avez).

Risultato finale: 12-10 per i "Non molliamo mai"

lunedì 16 marzo 2015

50 SFUMATURE DI MEZ

PARTITA del 16 Marzo

50 SFUMATURE di MEZ

ebbene si, avevamo dei vaghi sospetti, ma questa sera la clamorosa conferma di quanto al nostro benemato Mister, piaccia soffrire, farsi umiliare e sottoporsi a pratiche estreme.

Andiamo in ordine,

PRIMA SFUMATURA DI MEZ ovvero l'origine del sospetto,
e' interista, quindi destinato ineluttabilmente alla sofferenza, spesso all'umiliazione, magari sotto la forma, tanto per restare agli ultimi 5 giorni, di un insospettabile Defrel o di un misconusciato Naldo, che sembra piu' un fumetto da barbiere, Naldo, Lando, Il Montatore....

SECONDA SFUMATURA DI MEZ ovvero la prima conferma,
appena entrato in campo, cosa ti fa' ? ripropone la rivincita della catastrofe di lunedi scorso, che era passata attraverso la peggiore umiliazione che un calcettista possa subire, ovvero la domanda a mezza partita............cambiamo le squadre?? Ma lui insiste....

TERZA SFUMATURA DI MEZ
appena rientrato da una settimana, dopo una assenza di 3 mesi passati a fare i conti con una caviglia gonfia come quella di un cinghiale, cosa ti fa' il nostro Amante della Sofferenza?
Entra in campo senza neanche una tens, una blanda fasciatura, una sfigatissima cavigliera ............. niente ........... e dopo 5 minuti infatti ovviamente la caviglia gli ricorda che è un Avez.
Quindi interruzione per permettergli di rientrare nello spogliatoio e finalmente proteggersi .

QUARTA SFUMATURA DI MEZ
ecco la sua fasciatura .......un cerottino ...............inutile dire che la partita è finita 5 contro 4............. con l'Avez, mestamente accasciato sulla sedie a godere della suo caviglione finalmente dolorante

martedì 10 marzo 2015

Partita (a biliardino) del 9 marzo

Il giorno successivo alla festa della donna, i nostri eroi, dopo un lungo stop, sono tornati a giocare a calcetto. O, meglio, 5 di loro l'hanno fatto, e naturalmente hanno vinto. Gli altri 5, invece, hanno pensato che si trattasse di biliardino. E hanno perso.
I 5 del calcetto: Abel dito blindato (come spesso gli capita, in ottima forma), il neo 49enne (che nessuno vuole aiutare ad alzarsi, non si sa mai, gli partisse un calcione di riflesso...), Rigo (ormai ai livelli del miglior Tricella), Leo (un po' sovrappeso, a forza di mangiare vongole complete di guscio, ma sempre pericoloso) e colui che sulla maglia si autoscrive Bomber (con una B sola, mentre in alcune sere, come ieri, ne meriterebbe anche più delle solite tre).
I 5 del biliardino. No, meglio, come si diceva una volta, del calciobalilla. Max (unico portiere di biliardino a rantolare costantemente in posizione orizzontale), il rientrante Mezz (indeciso sulla posizione da assumere e decisamente in debito d'ossigeno già dal terzo minuto ma, in ogni caso, la via del recupero è stata finalmente intrapresa), Paul Gascoigne (ciondolante, barcollante e inconcludente come lo è diventato il suo omonimo inglese, lui però dopo aver bevuto sette pinte di birra), Davi (l'unico a tentare almeno di segnare in qualche modo, di frullo, in foto, di sghetto, di sbriscio...) e il vietnamita (cioè io, sulle cui mollicce gambone sono ricadute in blocco tutte le 6 ore di freschissimo fuso orario, e se mancano quelle, visto che i piedi non ci sono proprio, cosa cazzo gioco a fare???).