martedì 19 gennaio 2010

La partita della Pace




In un'atmosfera idilliaca, si è svolta ieri sera al Centrale del Ledimar la "Partita della Pace del 2010".
I dieci giocatori hanno cominciato sin dagli spogliatoi a scambiarsi convenevoli e, proprio per dare più forza alla loro missione, si sono mischiati agli sportivi negli angusti locali non utlizzati abitualmente per conoscere altre persone e stringere amichevolmente loro la mano.
Una volta in campo, il quintetto formato da San Massimone, Paolino da Santiago, David Jerusalem, Flaminio III° e Marcellino Pane e Vino(a dire il vero...birra!) ha prima fatto finta di poter infierire arrivando sul 5-0 e, poi, ha permesso a Antonio l'Abate, Don Lillone, Fra Simone, Papa Giacomo Leopardo e Nelson Mandela, detto Mancini, di rimontare fino a chiudere su un fraterno 8-8, condito da uno scambio di favori per rimediare ad un imprevisto svantaggio che avrebbe rovinato la festa.
Abbiamo così assistito a marchiani errori sotto porta pur di non segnare, finte cappelle in porta, svarioni difensivi ai limiti dello sfacciato e, al termine dei 50' di gioco, anche allo scambio delle maglie con abbraccio finale nel segno della solidarietà fra i popoli e pagamento di soli 20€, causa "riparazione morale" ai disguidi ambientali delle ultime partite.
E sapete perchè ciò è stato possibile?
Perchè, per una volta, l'arcigno mister Marco Mezzinho non è stato presente alla sgambata e sono mancati i suoi urli, le sue stizzite pallonate nel nulla, i suoi caustici commenti sulle non parate dei portieri e sulle magagne difensive: insomma, un clima finalmente davvero sereno e positivo, sancito dal pareggio finale che ha regalato sorrisi a tutti.
Che bello!

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