martedì 6 dicembre 2011

Partita del 5 dicembre, cronaca del buon vecchio caro Massimone

Ciao Carissimi!

Sono il buon vecchio caro Massimone, e ho deciso di scrivere questo commento a sorpresa. E' per questo che, come mia abitudine, lo vedrete pubblicato un po' in ritardo sui consueti tempi di consegna dell'articolo ma, voi lo sapete meglio di me, sono letteralmente oberato di lavoro, e quindi, solo ora, scusatemi, sono qui, a raccontare a chi c'era e a chi non c'era com'é andata ieri sera (ehilà...per una volta mi vengono bene anche le rime).

Allora, lasciatemelo dire, sincerità per sincerità: ho voluto scrivere io perchè ieri sera sono stato bravo, ma così bravo, ma così tanto tanto bravo che ho voluto autocelebrarmi un po'. Già, visto che se avesse scritto il commento qualcun altro magari avrebbe detto che quel vecchione di Stefanone (altra rima) è stato addirittura meglio di me. Sì, è vero, lui ha parato tutto, ma proprio tutto (con le mani, con i piedi, con la panciona, con gli occhi, con la barba, con i capelli, con le pieghe della maglia, con il bordo dei pantalocini ecc.) mentre invece, io, mi sono fatto sforacchiare dai quei cattivoni dei Bianchi ma, ditemelo voi, cosa potevo fare, per esempio, di fronte alla saetta al volo di quel crudele di Simone, che non avrebbe preso nessuno (meno, forse, Stefanone, et voilat, altra rima)? O alle mattonellate di Paulinho Cotechinho? O, ancora, ai dribbling laterali ma letali di Mancini l'Ucraino? Per quanto concerne Atto, no problem, tanto non tira mai e quando lo fa non ci prende mai. Per forza che abbiamo finito col perderla, la partita: fra il rientro del Biscotto biscottato, l'inutile polverone sollevato dalla farina del pizzaiolo Franco e i gol mancati da Davi, che, per onestà diciamolo, ad un certo punto si è autodetto da solo "Non Bravo Davi, No, No", come potevamo farcela? Poteva bastare il solo, solito, unico baluardo Rigo, pur battutosi come Figo (la rima! La rima!!!)?

E vabbè, amici carissimi, è andata così, e chissà che venerdì alla nostra cena natalizia che ho organizzato io, io, io e solo io, non si decida di tornare al Ledimar visto che qui alla Baratoff, anche se gli spogliatoi sono belli, il campo non piace quasi a nessuno.

Per intanto a tutti un salutone, dal vostro buon vecchio caro Massimone (rima, rima, rima!!!!), ciao!

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