C'è una talpa negli spogliatoi del calcetto. Dopo aver diffuso alla stampa i dettagli del litigio Stramaccioni-Cassano, ieri si è infiltrata alla Baratoff e ci ha passato queste informazioni riservatissime:
1) Al termine di un agguerrito conciliabolo pre-iniziale, mister Stramezz, ancora sotto shock per quanto avvenuto all'Inter, ha affidato il compito del pari o dispari a Mancini e Rigo, nonostante il primo si rifiutasse di voler fare le squadre adducendo a una ben nota, in questi giorni, non volontà di assumersi le proprie responsabilità;
2) Mancini ha vinto il pari o dispari ma non si sa bene cosa sia accaduto poi: ha scelto per primo il portiere? O un giocatore? O addirittura aveva pensato alla sua squadra puntando a 5 attaccanti e volendo schierare il vincente Abel e l'ottuagenario Stefano insieme, il primo a fare il centravanti? O, ancora, ha tentato di attingere dal campo parallelo senza accorgersi che, per un lunedì, non ci stava giocando nessuno?
3) In campo, le cose sono andate come sono andate in maniera abbastanza evidente. Però, sotto sotto, si sono verificate oscure trame tattiche e strategiche come quella dei colorati, che hanno provato ad iniziare il match con Trebbi difensore centrale e il vice cronista (che prima o poi dichiarerà lo sciopero generale delle sue attività da questo blog in quanto obbligato a scrivere sempre lui, visti i presunti impegni di lavoro del Capo redattore - manco fosse poi Franco Bernabè: sembra infatti che ultimamente sia lui a rispondere dai call-center, cammuffando la sua voce virile per sembrare, a seconda delle occasioni, una suadente operatrice rumena o una precaria calabrese - e degli altri cronisti, tipo l'indaffaratissimo Mancini - occupato a scegliere sulle riviste di settore quasi quotidianamente la moto che poi acquisterà il giorno dopo - o il latitante Massimone, sottoposto a continue visite mediche giornaliere per verificare lo stato della sua prostata da 54enne) in avanti, per poi, vista la malaparata, rimediare con un'inversione di ruoli in corsa, mossa che ha fruttato il convincente successo finale;
4) Mentre i bianchi, guidati da uno Stramezz un po' sotto, tono viste le fatiche sciistiche ormai divenute settimanali (domenica prossima sembra che si recherà con tutta la famiglia sull'Etna, per provare l'ebbrezza di una discesa direttamente nel cratere del vulcano), provavano a fare gioco, con trame più o meno geometricamente riuscite e finalizzate dai soliti sospetti Dav & Pox, i colorati si sono affidati ad uno schema fisso: ball in the box, lancio lungo dalla difesa al fromboliere Balotrebbi che, coadiuvato a turno dalle ali Mike & Frank (in stile Icaro, di cera, cioè, quindi ben poco affidabili), ha fatto vedere i sorci verdi al povero e frastornato Rigo il quale, nonostante le gambe lunghe circa due metri, non è riuscito quasi mai ad arginarlo;
5) Alla fine, il risultato finale è stato di 12-10 per i colorati, con l'ennesima vittoria del portiere argentino Abel, imbattuto dal suo rientro avvenuto mesi fa (una sola sconfitta per lui, in un'occasione in cui dall'altra parte non c'era il suo omologo) e l'ennesima batosta per Stefano, che ha fatto temere il peggio quando dopo, il primo gol subito, nella lunga serie di parate non fatte, si è accartocciato su se stesso aggrovigliandosi alla rete e non dando più segni di vita per alcuni interminabili secondi: Balotrebbi stava già pensando di venderlo il martedì mattina, travestito da tonno, al mercato del pesce vicino a Piazzale Carducci.
Insomma, tutte queste notizie da back-stage non sarebbero potute emergere se non ci fosse stata la soffiata della Talpa.
Ma chi è la Talpa?
Secondo voi, chi è che potrebbe venire, non giocare, nascondersi nella borsa di Balotrebbi, scivolare negli spogliatoi e fare anche una velocissima doccia, dato che a casa sua il lunedì sera i pupazzi fanno festa per la sua probabile assenza, e andarsene senza farsi vedere da nessuno?
martedì 5 marzo 2013
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