Mentre la vicenda politica italiana langue nelle sabbie mobili delle riforme promesse, fatte e disfatte, il calcetto dimostra come, quando le cose si vogliono fare, davvero, le si possono fare, davvero!
La partita di ieri sera ne è un chiaro esempio: da una parte i Senatori (Mancinus, in carica sin dai primi anni '90, il Sottocrattos, eletto nel 1995, Simon Trebbius, sullo scranno dal 1998, Leonardus, votato a furor di popolo nei primi anni 2000 e Rigulus, il più giovane di carriera, essendo stato inglobato solo nel 2006), dall'altra i Riformisti (guidati dal baldo Claudieddu, un giovinastro che vuol ribaltare il mondo dall'alto, o basso?, dei suoi 16 anni, Alan Vega, brontolone per eccellenza che Casaleggio gli fa una pippa, il Cognato, così ribattezzato per i suoi legami parentali con alcuni noti NoTav, Topo Gigio, tornato alla grande agli onori delle cronache non solo televisive e, soprattutto, il condottiero DaviMatteoRe(me)nzi, capace di guidare e convogliare attorno a sè l'agguerrito gruppo rivoluzionario). Ebbene, nonostante i gracchianti tentativi di rimandare la riforma per non essere cancellati dal firmamento politico-calcettistico, i Senatori sono stati letteralmente spazzati via dai Riformisti, che, in pochi minuti, quando hanno deciso di chiudere i conti con un parziale di 7-0 (dal 2-2 al 9-2), hanno facilmente raso al suolo ogni velleità si sopravvivenza dei vecchi gattopardi. Ci sarebbe voluto un duro come Calderoli per impedire l'accaduto, e forse, nemmeno lui avrebbe potuto impedire la svolta riformista.
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