martedì 23 giugno 2009

Il mister vola in Sud Africa



Contrariato dall'assordante e chiassoso suono delle vuvuzelas, mister Mezzinho è partito questa mattina alla volta del Sud Africa. Il tutto perchè si è spogliato delle vesti (usurpate) di mister del calcetto per rindossare i panni dello spietato imprenditore che, proprio a causa del fastidio provocato dalle trombe dei tifosi sudafricani, rischia di vedere inficiato il suo business legato ai Mondiali del prossimo anno. Sembra infatti che i suoi più affezionati clienti, soprattutto svedesi (e quindi letteralmente quasi agli antipodi rispetto a Chef Town), non intendano sorbirsi il baccano delle vuvuzelas e si siano lamentati con lui, contando sul suo immenso potere nelle stanze dei bottoni. I prossimi giorni, Mezzinho e consorte mittle-europea saranno a colloquio direttamente con Joseph Blatter per affrontare il problema: una possibile soluzione potrebbe essere quella di sostituire il rumore delle vuvuzelas con la registrazione del concerto dei Saxon degli anni '80 di Pesaro, quando le mura del vecchio palas di viale Marconi vennero messe a dura prova dalle chitarre elettriche del gruppo heavy metal inglese. Ma, per non volere in ogni caso mollare nulla, Mezzinho approfitterà della trasferta sia per studiare il comportamento predatorio dei leoni (in funzione di corso di formazione per il suo lavoro) sia per trovare nuove forze da mettere in campo il lunedì sera. Il match di ieri gli ha fornito alcune indicazioni, confermando il periodo di stanca di diversi dei disastrati proto-atleti del Ledimar (Rigu ha rischiato di perdere una mano a causa di una maldestra parata su un tiretto di Leonardo, lo stesso quarantenne Leonardo si è incaprettato un piede da solo tentando di stoppare un pallone a centrocampo, Mancinho ha addirittura segnato con un sapiente colpo di testicolo rimanendo senza fiato per 15', Soriano è stato costretto a stare in porta per i postumi di uno strappettino e gli altri 4 giocatori, Remedio, Lillo, Cristiano e Buscaglio, si sono trascinati tirando ripetute pallonate nell'adiacente campo di beach-soccer con l'evidente obiettivo di terminare i palloni per chiudere il match) e il pareggio finale ha sortito l'unico effetto di evitare che il cronista (ormai parzialmente utile solo fra i pali...) entrasse in sciopero definitivo per l'ennesima sconfitta. In ultimo, le formazioni: Gialli - il mister, l'autista del mister, il poeta, il dog-sitter, lo strappato; Colorati - Piloni, il miliardario da 100.000€ al giorno, il commissario (esterno) Rex, il lungo, il goleador (fortuna lui!).

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