martedì 7 settembre 2010

Partita del 6 settembre. "Tu quoque, Brute, fili mi!"


"Tu quoque, Brute, fili mi!"

Con questo drammatico rantolo agonizzante, Giulio Cesare Poto ha concluso la partita di ieri sera mentre suo figlio Gian Luca Bruto affondava l'ultimo colpo nel corpo ormai disamine della sua squadra sconfitta.
A nulla è valso il ritornello pronunciato con voce chioccia e tremolante "recupero - recupero - recupero" di Giulio: non c'era più tempo per rimediare alla disfatta e così i rivoluzionari At-Tito Difensorius, Rigo Tiramollas, Leonardo Silentius e David Bomberius, unitamente al già citato Bruto, hanno concluso la mattanza infierendo anche sugli altri senatori, Beato Angelicus Baroncianis, Gladiator Mancinus, Lillo Pasciutus Simoncellus e Christiano Ronaldus.

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