mercoledì 27 aprile 2011

La strana partita del 26 aprile


Strana partita il 26 aprile.

Le prime avvisaglie si erano avute quando il professor Schopenhauer, varcando la porta a tenuta stagna del "pallone" e vedendo due diciottenni che palleggiavano fra loro, ha detto "Abbiamo sbagliato campo". In realtà, ancora inebriato dalle recenti gite scolastiche (ha portato le sue studentesse a Vienna per ripercorrere la carriera di Ruby Rubacuori al Ballo delle Debuttanti), ha sperato che insieme agli adolescenti fossero del match anche le amichette minorenni, senza sapere che i due erano stati chiamati da Bravo Davi per sostituire lo Chef (schiena in rottamazione) e Lillo (ancora a Pianello per digerire le uova di Pasqua).

Il secondo segnale è poi arrivato quando alle 20.40, mister e vice mister si sono preoccupati per l'assenza del buon vecchio caro Davide "Mulino Bianco Biscotti", il quale, nonostante avesse avuto conferme sull'orario di inizio in mattinata, era convinto che la partita cominciasse alle 21.00. Anche in questo caso, c'erano parecchie uova di Pasqua, per di più allo Chardonnay, da digerire. E si è visto in campo...

Il terzo indizio si è materializzato nella placida autocritica del mister che, nonostante il riesumato Gordon Banks non abbia parato praticamente nulla in tutta la serata, non solo non lo ha pesantemente redarguito ma, addirittura, ha più volte detto "è colpa mia, è colpa mia". L'agnello di Pasqua, consumato nei Paesi Baschi, ha sortito quindi un effetto calmante.

La quarta astrusità è capitata verso metà incontro, allorchè il demone dello Chef si è impossessato di Rigo Ranocchia trasmettendogli la sua implacabilità offensiva, con il risultato di fargli segnare tre gol, uno dietro l'altro in rapida sequenza, con l'ultimo siglato dalla mattonella di esclusiva proprietà dello Chef stesso. Una trasformazione impressionante: provate ad immaginarvi un essere infernale alto come Rigo, con le gambe dello Chef, i piedi n. 48 e l'espressione tipica di uno sbrantolatore professionista!

L'ultima, e più sinistra stramberia, è accaduta in pizzeria (per una volta il Once Upon A Time è diventato il teatro del terzo tempo), dove Mancini, per una sera incredibilmente disciplinato, corretto, sportivo, efficace e utile alla sua squadra, ha purtroppo bevuto una birra media al termine della quale ha cominciato a farneticare con voce impastata le gesta di tale BOCCI, un presunto calciatore sardo, piccolo e nero, con un passato nel Bari ed una importante fetta di carriera in Inghilterra. In realtà si riferiva a Miccoli, pugliese, ex Juventus e Fiorentina, dai trascorsi nel Benfica Lisbona. E, mentre succedeva tutto ciò, Gordon Banks, presente alla cena, rideva a tal punto da rigurgitare la scaloppina appena mangiata facendo temere il peggio (anche se l'ospedale per un primo soccorso era comunque vicino). Indimenticabile.

Per la cronaca: i colorati (Diciottenne bravo alla sua seconda presenza, Bravo Davi, RigoChef, Bocci e il cronista) hanno vinto abbastanza facile sui Gialli (diciottenne un po' meno bravo, Schopenahuer, Biscuits, Mou e Gordon).

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