mercoledì 17 settembre 2014

Partita di lunedì 15 settembre. VERDI COLLINE D’AFRICA

 
I predatori erano arrivati sicuri e famelici nei nuovi e dilatati spazi attraversati dal Foglia avendo tutta l’intenzione di banchettare con i sei e ben pasciuti animali del luogo, ignari di quel pericolo inaspettato ed esclusivamente intenti a solitarie attività quotidiane come l’abbeveraggio alle disseminate polle d’acqua, il ciondolante andirivieni tra un arbusto e l’altro, il caracollante andare tra le assonnate femmine del proprio branco. Era il preludio all’attacco.
La zebra Davi dilaniata sul bordo campo dal Mezghepardo. Lo zoppicante zebù Mancio finito dal Potinopardo nelle vicine frasche, tra compassionevoli e sconclusionati mugolii di dolore. Il battitore swahili Angelo mutilato da jenaSimo. Pacio finito nella pancia del Rigu. IppopotaMax trascinato sott’acque dall’alligAbel. Antilopoto ghermito dal tigrAtto.. Le prede si erano difese appellandosi al più elementare spirito di sopravvivenza. I predatori erano motivati da una fame orgogliosa e ancestrale.
Poi, il tramestìo, la fuga scomposta, l’ognun per sé senza curarsi d’altro. Sulla savana calava infine il silenzio, rotto solamente dall’osceno e quieto pasteggiare di animali potenti e risoluti, mentre, sempre più vicine, si allungavano le ombre degli avvoltoi. Stava arrivando il crepuscolo, che avrebbe poi avvolto l’eterno confronto tra vita e morte.
MAX

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