martedì 20 gennaio 2015

Partita di lunedì 19 gennaio. Pari o Dispari?


Chi fa le squadre??? Tocca a Max e allo scalpitante Abel, al rientro da due mesi di scorribande nelle pampas argentine.
ANGHINGO' TRE CIVETTE SUL COMO' CHE FACEVANO L'AMORE CON LA FIGLIA DEL
DOTTORE IL DOTTORE SI AMMALO' AMBARABCICICOCO'
Max: "No, no, non mi piace questa conta, animali che fanno sesso, no, no, no, proprio no, non rispecchia il mio essere di uomo di chiesa, il diacono della Madonna delle Grazie, cioè, rifacciamola!!!"
BIM BUM BAM TIK E TIK E TAK
Abel: "Non se ne parla nemmeno, BUM BAM, è un periodo di attentati, je sui Charlie Abelò, non mi sta bene, rifacciamola ancora!!!!"
PARI O DISPARI?
DISPARI, vince Max, il numero unico per eccellenza, finalmente!
Bianchi: Max, I (prima scelta, come il filetto, anzi, il filatto), Davi, Regolo e Jean Luc, scelto per rinforzare la squadra della settimana scorsa al posto di Leo il Vongolaro.
Scuri: Abel (al rientro, appunto, dopo due mesi di infortuni, libagioni e preferiamo non sapere ma con una voglia che nemmeno c'è nel giardino del re), Simo (reduce da un terrificante corpo a corpo con il gatto di famiglia che alla fine ha avuto largamente la meglio fratturandogli, o quasi, un dito del piede), So (il nuovo acquisto giapponese), Chef (soprannominato anche Destro, pur essendo, come tipo, sinistro, per la qualità dei gol che di solito realizza quando proprio non può fare a meno di segnare spingendo il pallone in fondo alla rete da un centimetro) e, appunto, Leo il Vongolaro.
E' inutile entrare nei dettagli, avendo descritto le squadre. Risultato finale, bugiardo, 15-11 per gli Scuri, bugiardo perchè in realtà sarebbe potuto tranquillamente finire 46-3. Appunti: Abel già a metà partita si lamentava perchè le squadre erano squilibrate, evidentemente un po' come lui, considerando chi ha avuto l'onore-onere di farle; lo Chef è rientrato negli spogliatoi a fine gara senza nemmeno avere rotto il fiato (per fortuna di tutti gli astanti); Simo non si è minimamente accorto di avere il ditino rotto e ha fatto il bello ed il cattivo tempo a suo piacimento, come al solito, quindi; So, per la prima volta in venti anni, non ha mai avuto bisogno di provare a "sfondare" le linee (orizzontali, non certo quelle verticali, inesistenti) avversarie con i suoi rudimentali mezzi fisici per scatenare il suo mancino, risultando davvero leggero come un "Piumone"; Leo il Vongolaro voleva andare via dopo la partita senza fare la doccia in quanto non ha versato nemmeno una goccia di sudore.
Da registrare infine il fiero ed orgoglioso, forse un po' masochistico, atteggiamento del nostro caro Max a metà partita per non smentire le sue scelte: quando era stato chiesto un rimescolamento delle carte in tavola, lui ha risposto come i suoi avi Leonida alle Termopili, Napoleone a Waterloo, Generale George Armstrong Custer a Little Big Horne, Davi Crockett a Fort Alamo e Luigi Cadorna a Caporetto, non cedendo e continuando a difendere le sue trincee fino alla fine. Mica Schettino.
Che avez!

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