Fatte
le squadre, dopo un rapido botta e risposta: da una parte i Colorati (Bocci,
BBB, Tartufo, Il giovane Holden e me), dall’altra i bianchi (Dave, Big Sandro,
Rugolo, Flaminio e Ravanello Pallido). Pronti, via. Primo turno in porta per
Ravanello e subito 4-1 per i Colorati, con gol a ripetizione del giovane Holden
e Tartufo, apparentemente immarcabili. Poi, cominciano i turni in porta regolari
e come d’improvviso Rugolo, fino a quel momento degno del miglior Ranocchia di
Napoli, si trasforma in Mister Fantastic allungandosi in ogni dove; Big Sandro,
fermo da anni e completamente ricoperto di ginocchiere, cavigliere, gomitiere,
polsini, fasce elastiche, mascherine e pancere (in questo caso per meri motivi
estetici), al punto di essere praticamente irriconoscibile in stile mummia di
Tutankhamon, diventa Ben Grimm, alias La Cosa; Flaminio, esce dall’impacciato
corpo di Pacho Gomez per entrare in quello del rinato Mario Gomez e Dave, fedele
a sé stesso sin dal principio, non ha fatto altro che continuare a fare il suo
sporco mestiere di goleador d’annata. Il tutto, per il semplice ingresso in
campo, da giocatore e non da portiere, di Marco Ravanello Pallido, che, ne siamo
convinti, potrebbe anche schierarsi anche da solo contro tutti e riuscire, come
fa Bud Spencer con i cattivi, a vincere da solo 1 contro 9! Risultato finale
12-9, naturalmente per i Bianchi, anzi i Pallidi. Tale è stato lo shock per
l’inopinata sconfitta maturata in maniera ineludibile dopo l’illusione iniziale,
che, durante il terzo tempo, Bocci si è lamentato con i suoi commensali (al
momento BBB e l’articolista) chiedendo chi aveva le fatte squadre perché “Voi
eravate molto più forti”. Poi, resosi conto che i “Voi” erano due dei suoi
compagni di squadra, ha affogato la sua ormai proverbiale confusione mentale in
una fetta da 3 chili e mezzo di bavarese alla crema chantilly, dopo aver ammesso
di essere diventato un avido venditore di aceto balsamico DOC al mercato
ortofrutticolo Modena Sud e l’aver espresso un concetto tipo “Ho voglia da
bestie di andare via a Pasqua con la famiglia ma non sono convinto”. Cioè?
Nota finale - utilizzando le sue tecnologiche attitudini, il nostro amato mister ci ha fatto sapere che la sua caviglia è ancora dolorante e che, quindi, il giorno del rientro appare purtroppo lontano. Diciamoci la verità: si, è vero, ci mancano le sue scavallate in campo, le sue piccole isterie culminanti nel mitico del pallone calcio in tribuna, i suoi smaliziati trucchetti per vincere sempre e così via. Ma ciò di cui abbiamo davvero nostalgia sono i suoi sproloqui sull'Inter, proporio quest'anno così ricco di soddisfazioni per tutti i (non) tifosi nerazzurri...Mister: torna presto con noi!
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