martedì 10 marzo 2009

match del 9/3 - DAGLI AMICI MI GUARDI DIO CHE DAI NEMICI MI GUARDO IO

LOCALI - OSPITI 3 - 10

L’antefatto è che avendo molte assenze, tipo il poetico Leopardi ricaduto in una ostinata depressione creativa, Massimo “Bidone” Baronciani meno affidabile di uno stupratore romeno in un parco, l’inguine offeso di Trebbi, nonché Benjamin Atton chiamato a partecipare ad un seminario aziendale dal titolo “IN PRINCIPIO ERA L’EMATOCRITO, LA NUOVA FRONTIERA DEL DOPING COME E DOVE FARLO SENZA FARSI BECCARE”, abbiamo dovuto ricorrere a massicci arruolamenti esterni che sono stati affidati al bomber Davi.
Al momento di fare le squadre con 2 sconosciuti in campo, che Davide ha falsamente e proditoriamente presentato come 2 incapaci o giù di li, si è quindi deciso di un match LOCALII ( mez chef cocco rigu mancini) contro OSPITI i (claudio davide Angelo e i 2 sconosciuti che in effetti si sono rivelati Zarate e Chiellini sotto mentite spoglie ) .
I locali in effetti avevano fiutato la fregatura, ma l’ Orgoglio ha prevalso sul Pregiudizio, e il massacro ha potuto avere luogo.
Di questa partita ci piace ricordare solo i 10 minuti tra le 8,50 e le 9 in cui i Locali in un accesso di di orgoglio hanno cinto di assedio la porta avversaria riuscendo nella titanica impresa di mantenere per 10 minuti il risultato sullo zero a zero.
Al pacco tirato da Davi è doveroso aggiungere che le prestazioni dei locali sono comunque state pietose. Lo Chef (io ) ha sbagliato quanto era umanamente sbagliabile compresi i turni in porta, Alberto “tunnel ” Rigo è stato scherzato dal bomber autoreferenziato come nelle peggiori giornate, il professore reduce da una settimana di scambi culturali italo inglesi in cui ha sconvolto la tranquilla vita delle teacher di Sua Maestà ha vagato come è solito fare in questi giornate postcoitali, Mancini ha offerto la solita prestazione sinistra. Al termine della partita Mr . Mezzinho in una accesissima conferenza stampa di fronte a tutto il personale del ledimar, ha accusato gli avversari di prostituzione intellettuale nella formazione delle squadre, nonché di accanimento terapeutico nello svolgimento della partita.

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