martedì 12 maggio 2009
La grande serata del grande Max
Già dalle immagini si capisce che la partita dell'11 maggio è stata caratterizzata dalla super prestazione del grande vecchio Massimone Baronciani, tornato fra i pali del calcetto dopo uno stop di tre settimane.
Racconteremo il match attraverso di lui.
Passaggio - Disponendo di una Lancia Delta verde bottiglia dei primi anni '90, l'anziano portiere ogni volta che viene a giocare chiede un passaggio a qualcuno dato che la salita del Ledimar forse sarebbe troppo dura per il suo provatissimo motore. Visto poi che ormai nella Lancia Delta è stata individuata una delle cause per le quali dopo il primo appuntamento molte delle corteggiate del Max si dileguano, pare che in occasione del suo ormai imminente cinquantesimo compleanno Mister Mezzinho abbia cominciato il giro delle concessionarie...
Doctor Octopus - Le ha letteralmente prese tutte: una parata impossibile da un metro a mano aperta su una bordata di Coccodrillo Buscaglia (inserito nelle liste cittadine dei grillini nelle prossime elezioni: dopo Cicciolina e Vadimir Lussuria, lui non poteva esimersi dal dimostrare che con il sesso sfrenato, e la filosofia, si può far politica...), diverse respinte sui tiri dalla lunga distanza di Big Jim Sandroni, balzi e tuffi sui missili di Jack Soriani (ma non solo...come vedremo...), senso della posizione sulle incursioni di Angelò e, quando non poteva arrivare sulle invenzioni di Mancini (strepitosa la sua serpentina al penultimo minuto: è partito in quarta in stile camionista di DUEL, aprendo la difesa avversaria come il Mar Rosso visto che, se qualcuno avesse provato a fermarlo, probabilmente ora saremmo a parlare di una tragedia di inimmaginabili dimensioni umanitarie) ci ha pensato il palo a respingere il suo tiro indirizzato nell'unico punto in cui tentacoli di Octopus Max non potevano arrivare.
La respinta di testa - Ma il capolavoro del vecchio estremo difensore è stato quando ancora una volta Jack Soriani, in pieno forcing, ha colpito al volo da non più di due metri a botta sicura per il gol del pareggio e il testone del Max ha respinto il tiro che viaggiava a circa 250 km all'ora finendo lui in porta insieme all'inerte resto del corpo mentre la palla è rimbalzata verso Fosso Sejore. Ammutoliti i 9 giocatori in campo, per pochi drammatici attimi si è temuto il peggio ma poi, barcollando come uno dei pupazzi utilizzati nei "crash-test" delle macchine tedesche (quando queste si schiantano frontalmente contro un muro), Massimone si è rialzato e ha ripreso il suo posto fra i pali, fra lo stupore e l'ammirazione generale pure dei calcettisti pronti ad entrare in campo alle 21.30 che già si stavano dando da fare per chiamare la Croce Rossa.
Ballotta - Con età media decisamente alta (Atto 45 quasi 46 anche se ultimamente tenta di togliersene qualcuno...a seconda delle situazioni...in stile Eriberto ma per altri ben più sordidi fini...Rigu 46, Salvatore Quasimodo quasi ormai 40 e bomber Remedi 46), la squadra di Max Ballotta, grazie appunto alla prestazione memorabile del mummificato goalkeeper, ha così difeso a denti strettissimi la risicata vittoria 7-6, nata da una strenua difesa e da una serie di lanci in the box finalizzati dallo spietato e concreto duo Quasimodo-Remedi. Per gli amanti delle statistiche: nelle ultime 5 partite, 4 vittorie al golden gol ed un pareggio: resta da capire se quest'equlibrio è sintomo di oculatezza nella formazione delle squadre o di appiattimento generale...
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1 commento:
strepitoso commento. Mi sono emozionato dalla lontanissima messina ... COMPLIMENTI AL MAX!!!!
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