martedì 11 agosto 2009
L'Eretico pentito alla guida della Crociata dei Pezzenti
Fortemente scosso dalle pesanti accuse mosse nei suoi confronti, Mancini II, detto l'Eretico, si è convertito al nome di Michele l'Eremita e nel giro di appena sette giorni ha trascinato la sua armata (molto Branca e poco Leone) alla conquista del Terreno n.1 del Ledimar, quello con la moquette più nuova e bella, sconfiggendo il potente esercito di Saladin Rhe-Med e dando così vita alla celebre Crociata dei Pezzenti, come è stata opportunamente rinominata dagli storici.
Il terribile condottiero turcomanno aveva radunato al suo cospetto un'autentica macchina da guerra, formata dal Califfo Alì Sandron, dall'Emiro Shaykh Angel-Azzām, dall'Ayatholla Gab-Ron-Ald e dallo Sceicco Mal-Menat (così soprannominato a causa delle continue legnate e vergate ricevute durante la sanguinosa battaglia).
Al contrario, Michele l'Eremita ha assoldato un gruppo di disperati mercenari caratterizzato dai due famosi briganti olandesi fratelli Paul Renè e Will Jean Luc Van de Kerkhof, dal rabazziere portoungherese Lajos Murinho Cadeddao e dal bucaniere kurdo Attalo ("fratello di Dio"), reduce dalla traversata a nuoto del Mar Nero in 37' e 19".
Nonostante l'evidente differenza delle forze in campo, Michele l'Eremita è stato così deciso nel fornire ai suoi le giuste motivazioni per sfuggire alla Santa Inquisizione che la sua squadra di pezzenti (da qui il nome della Crociata) ha letteralmente devastato gli infedeli guerrieri di Saladin Rhe-Med, chiudendo il combattimento praticamente senza colpo ferire in pochi minuti e rendendo il resto del tenzone pura accademia, al di là di ogni possibile previsione.
Sembra addirittura che il noto mercenario Simon de Trebbiantic abbia rinunciato in partenza a far parte della Crociata perchè sicuro della drammatica disfatta, preferendo invece un duello che credeva potesse essere sul velluto, la celebre "Disfida di Burletta", in Puglia, rivelatosi poi in realtà pericolossimo.
Dopo questa grande vittoria, Michele l'Eremita, autore peraltro di una serpentina straordinaria nell'evitare i fendenti islamici, ha deciso di proseguire nel suo cammino di redenzione e ha annunciato, in occasione della prossima campagna, di voler chiedere ufficialmente scusa a tutti per il suo comportamento di lunedì scorso, ammettendo quindi di aver sbagliato.
(NDR - Lo sappiamo: quest'ultima è una ipotesi fantascientifica, degna dei più arditi romanzi di Isaac Asimov, che il redattore si è permesso di formulare non sapendo bene come chiudere l'articolo...)
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1 commento:
bellissimo!!
NDR
nel nostro caso l'esatto nome del romanziere fantascentifico che formula ipotesi sul nostro Redento,è ISACC ASINOV
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