martedì 5 ottobre 2010

Partita del 4 ottobre. MAX ALLA RISCOSSA!!!





A sole due settimane da quando Max ha subito ancora, Max è andato alla riscossa.
Evidentemente stralunato a causa di quel piccolo grande amore che sta vivendo dopo decenni e decenni di sofferto rapporto autoreferenziale (con tutto ciò che ne comporta...), il geologo Ugo Baronciozzi detto Max (o anche "Pupazzi",dai colleghi di ufficio) alterna prestazioni indecorose come quelle di 14 giorni fa con exploit degni di Federico Marchetti ante Sud Africa.
Nel match di ieri sera, ad esempio, il grigio impiegato dell'Amministrazione Provinciale ha sciorinato parate con il corpo, con la mano di richiamo, con le gambe, con i piedi, col faccione, con il pisellino (rinvigorito dalla recente rimessa in uso) e con i capelli (questa no: non è proprio credibile...!!!).
Logico quindi che i suoi compagni (Lillo Simoncillo, Ar-raffa Benitez, Davi tornato per una sporadica sera Bravo Davi e Luciano Spalletti) abbiano goduto di tanta buona vena per far terminare la maledizione delle maglie gialle e vincere al termine di 60' tiratissimi minuti.
(NOTA DEL REDATTORE - Questo articolo è frutto di pura fantasia, perchè in realtà Max si è limitato a fare il suo compitino, strappando a malapena una risicata sufficienza e confermando così il momento decisamente negativo fra i pali, riequilibrato, a suo vantaggio, dal contemporaneo momento magico fra i peli... Il vero motivo del successo dei Gialli è riconducibile esclusivamente alla partitaccia dei colorati, dove Buc-Atto non ha trovato di meglio da fare che rilanciare ripetutamente i letali contropiedi avversari, BBB, dopo un illusorio mese da Drogba è tornato alla sua dimensione da Giaccherini, Mansini ha indossato i panni del difensore dalla parte sbagliata del campo salvando sulla riga della porta nella quale avrebbe dovuto segnare, Rigoletto ha preferito gorgheggiare i ritornelli dell'opera verdiana piuttosto che difendere e Cocco Bill Marcellito, pur essendo stato l'unico a reggere la baracca, ha finito con l'adeguarsi all'altrui mediocrità sparacchiando a lato e alle stelle da posizioni favorevolissime).

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