martedì 12 luglio 2011

Partita dell'11 luglio. Il ritorno di Moggi

Dopo le lamentele della settimana scorsa, Luciano Moggi è tornato sui campi di gioco in barba alla radiazione travestendosi da Mancini. Non a caso, il rabazziere ha così formato le squadre:

Gialli (e quindi già morituri in partenza visto il nefasto colore della maglietta)

Abel - Autonomia sufficiente a fare comunque bella figura nonostante il diluvio di tiri piovuto verso la sua porta;

Lillo - Autonomia circa 30', già il doppio rispetto a lunedì passato, ma comunque non in grado di costituire una difesa capace di arginare le folate offensive dei Coloured;

Rigo - Autonomia dimezzata fra metano e benzina, con improvvise accelerazioni e lampi di genio (destro al volo-gol), ma anche con evidenti carenze in fase di sorpasso subiti sia in salita sia in discesa;

Davide - Autonomia vicino allo zero: dopo l'inizio spumeggiante con un paio dei suoi soliti numeri, l'afa ne soffoca la resistenza a brevissimo termine per conto suo;

Chef - Autonomo, nel senso che, visto il resto della ciurma, ha provato a correre e a fare da solo ciò che poteva fare da solo, scontrandosi però contro un Max in serata di grazia.

Colorati

Max- L'abbiamo già detto, la singlitudine ritrovata l'ha fatto rinascere come un cervo a primavera;

Mezz - Devastante in attacco, preciso in costruzione e impeccabile in difesa, una prestazione mostruosa degna della palma di uomo partita SKY;

Atto - Fa il suo dovere solo scrivendo la cronaca, dato il piede particolarmente spigoloso e la mira conseguentemente particolarmente imprecisa;

Moggi - Scende in campo consapevole della responsabilità che si è accollato avendo fatto le squadre in modo così truffaldino e, per la prima volta, decide, almeno, di giocare per tutta la gara;

Leo - Riesce addirittura a fare pressing sulla difesa gialla anche, se in realtà, è la difesa gialla talmente in ambasce da subire da lui una clamorosa fotografia in stile biliardino.

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