mercoledì 11 gennaio 2012

Partita del 10 gennaio 2012. La Passione del Cristo


Con una strana confusione di date, ad appena due settimane dal Natale, è arrivata, in clamoroso anticipo di tre mesi, la Passione del Cristo.
Il processo
Nel pomeriggio, non appena data un'occhiata agli atti processuali, pubblicati sul blog dal mister, Ponzio Pilato Max, che non avrebbe partecipato di persona al martirio del Cristo, aveva sentenziato "Ah, fate un po' voi, io me ne lavo le mani".
L'inizio della salita al Golgota
Appena schierate in campo, le vittime sacrificali del Cristo erano tutte in bianco ma già, dalle righe rosso sangue della maglietta del mister, si era capito subito che i terribili aguzzini vestiti in nero, e guidati dal centurione con la bava alla bocca Simon Trebbio, non avrebbero avuto alcuna pietà nell'infliggere i feroci colpi mortali.
Il carico della croce sulla spalla
Pronti via, dopo 5 minuti, la croce era già in spalla, con la voce chioccia del mister che sbofonchiava "Così non li riprendiamo più, così non li riprendiamo più": 3-0 per gli assatanati Scuri, grazie alle botte di Piumo Mancinus, Francus Pizzaiolus e David Remedius. Per di più con tanto di autogol del brontolante Ju Jong Pox, non ancora reinseritosi pienamente nella società nonostante fosse tornato dalla missione, per la conversione dalla religione buddista a quella cattolica della Thailandia, da ormai 10 giorni, come testimonia la lunga e spettinata capigliatura, la barba incolta (che sembra, nel suo caso, non fatta da poco più di 4-5 ore tenendo conto della supersonica velocità di ricrescita) e dal tremolante ed emaciato fisico mingherlino da uomo in carenza di cibo.
La prima caduta e l'aiuto del Cireneo
Sul 4-0 per gli Scuri, il Cristo è crollato sotto il peso della croce ma ha provato a rialzarsi grazie un cirenaico rigoretto siglato dalla spaesato Attalo, fratello di Dio, per il resto in chiara nemesi persecutoria da Farmacista, inseguito nel colosseo dai leoni Monti e Catricalà.
La seconda e la terza caduta
Passata l'illusione, in pochi minuti si è arrivati fra spruzzi di sangue, frustate ed altri autogol, al drammatico 8-1, con i poveri Coccolus e Rigolus travolti dagli sputarazzi della folla urlante.
La crocifissione
Il momento peggiore, più cruento, con il regista Mel Gibson che studiava gli effetti speciali per il suo prossimo truculento film, si è verificato quando Lillus Panzutus, in incredibile tenuta verde pisello, e al rientro nell'esercito dopo quasi tre mesi di biberon, pannolini e ciucci, si è esibito con una irriverente rabona nel suo ritorno al gol.
La morte del Cristo
A questo punto, il mister, alzando gli occhi al cielo, ha sibilato un improperio rivolto a sè stesso dicendo balbettando "Mou, o mio Mou, perchè mi hai fatto autofare questo???".
La resurrezione
Essendoci stato un così grossolano errore sia nella formulazione delle squadre, sia nello svolgimento cronologico dei tragici eventi, non è prevista nessuna resurrezione e, infatti, per i prossimi due calcetti, il mister non ci sarà.

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