martedì 13 novembre 2012

Partita del 12 novembre. La fuga di Pontrellik


Finalmente, è stato risolto il mistero sulle fughe di Pontrellik dagli spogliatoi del calcetto dopo la doccia finale, compresa prima di spogliatura e poi di rivestitura, effettuata in circa 45 secondi (mentre gli altri stanno ancora scendendo gli ultimi scalini, sudati e attapirati prima di imboccare la soglia degli spogliatoi, incrociano puntualmente Pontrellik che se ne sta andando, profumato e azzimato come non mai). Fonti certe, infatti, hanno individuato nella presenza della riproduzione della pupazza vivente di Cat Woman, in lattice e pelle umana, che lo aspetta a casa già pronta alla bisogna il motivo di tanta solerzia (e come dargli torto, vista la foto, anche se di pupazza si tratta?). Altri, forse più pragmatici e meno fantasiosi, dicono invece che, dopo la pallonata deliberatamente indirizzata in un momento di stizza verso il suo Capo Supremo TRE-B, e, soprattutto, le batoste rimediate in campo, Pontrellik abbia preferito dileguarsi in pochi secondi per non confrontarsi con la dura realtà.
Fatta la luce su uno dei pochi argomenti degni di nota di una serata davvero imbarazzante per gli sconfitti (scesi in campo in formazione rabberciata con gli infortunati Steve Tont e Bravo Davi solo per fare numero e incapaci, quindi di rendersi davvero utili agli impotenti compagni - Pox, Rigu e, appunto, Pontrellik - che in tre contro i cinque impietosi avversari - uno strepitoso Abel rientrante dopo l'operazione che lo ha alleggerito di circa 47 kg di ernia, un dilgente Atto, un prorompente ManCin, uno scatenato per quanto inciambellato Stramaccezz e, in ultimo, un imprenditoriale TRE-B, impegnato a prendere ordinazioni per i cappelletti natalizi della moglie e a chiamare rigorose punizioni dal limite, puntalmente trasformate, per le reiterate uscite fuori area del confuso Steve - non hanno potuto fare nulla altro che limitare i danni, si fa per dire, ad un già straziante 3-11), non resta che fare il punto sulle Annalisiadi. Dopo qualche puntata decisamente movimentata, ieri non è successo nulla di particolare, anche perchè, forse, la serata in tono minore (causa pioggia, il ristorante era insolitamente quasi vuoto), ha pacato gli animi dei protagonisti. Da segnalare, ad uso e consumo di Davi (molto più appassionato alla telenovela che al lato sportivo del lunedì sera, visti i recenti risultati e considerato che a cena non viene mai), un solo momento degno di nota quando la nostra beneamina si è avvicinata al tavolo brandendo minacciosa due bicchieri e due bottiglie di vino bianco che, all'improvviso, cogliendo tutti di sorpresa, ha trangugiato chiudendo la sorsata con un raffinato "CHE SCHIF" da vera gourmet. 

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