martedì 19 febbraio 2013

Partita del 18 febbraio. Perchè un Mister è un Mister e sempre sarà un Mister e perchè un Vice-Mister è un Vice-Mister e sempre sarà un Vice-Mister

Cari amici del blog e del Gruppo FB, per raccontare la partita di ieri sera, nel suo insieme, è necessario fare una citazione colta. Andate a vedere il film "Il maledetto United" e capirete la differenza fra essere Brian Clough e Peter Taylor, cioè l'allenatore che è riuscito a vincere due Coppe dei Campioni con il Notthingham Forrest e il suo fedele Vice, incapace di guidare, da solo, anche il Brighton.
Ieri sera, Brian Clough si è reincarnato nel nostro Mister Stramezz e Peter Tayolr nel povero sottoscritto vice (pure qui !!!) - cronista. A loro l'ingrato compito di fare le squadre, a loro le scelte decisive, a Taylor brillavano gli occhi per aver pensato alla difesa, a Clough è andato il sangue agli occhi avendo puntato tutto sull'attacco. Due filosofie di gioco, di vita, agli antipodi, con Taylor sicuro di essersi messo trapattonianamente al riparo da sconquassi arretrati e Zdenek Clough che, dopo uno sbandamento inziale ("Rifacciamo le squadre: siamo troppo sbilanciati!!!") si è rimboccato le maniche e ha preso in mano la situazione.
Risultato finale? Secondo voi, chi poteva vincere fra il Clough Dream Team (l'argentino fra i pali, lui stesso al centro della difesa, Guarin e il falso Michele Mancini - travestito da Marco, uguale ma più bello, più magro, più alto, più felpato, più bravo, più continuo, più tutto, insomma... - alle ali e bomber Ciro davanti) e il grigio Rocco (Nereo...non certo Siffredi) Football Club (con fra le sue file Steve, l'inventore del ruolo del portiere risalente alla fine del 1800, Taylor, il fidanzato della bambola gonfiabile di Eva Kant, il finto nipote di BBB, al quale non può essere unito da nessuna parentela poichè onesto al punto da confessare un inesistente fallo sul portiere su un gol segnato, e il feroce Paul Pot)?
E già, è andata a finire come avete pensato tutti, seppur al golden gol, con uno striminzito 14-13 per il Dream Team maturato al termine di un match dai molteplici volti, fra allunghi, riprese, smazzolate e rimonte di vario tipo.
Lode a te, o per sempre mio grande, incommensurabile, insuperabile, irripetibile, inimatibile, insostituibile Mister, non mi azzarderò mai più a provare a dimostrare di poter essere meglio di te!

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