martedì 5 febbraio 2013

Partita del 4 febbraio. Il ritorno di MAX

EBBENE SI'

Dopo mesi e mesi di anonimato, scanditi da una lunga serie di sconfitte e prestazioni, generali, a dir poco invisibili, il buon vecchio caro Massimone, noto a tutti com MAX, è tornato finalmente agli onori della cronaca.

PARI O DISPARI

Considerate le ignobili manfrine di lunedì scorso, lo spogliatoio ha accettato di buon grado l'idea di affidare al pari o dispari la composizione delle squadre. Scommessa quindi nelle mani di BBB e Ciro e, quando ti aspetteresti che, con un solo portiere, la prima scelta sia proprio su di lui, i due bomber hanno cominciato un tira e molla del tipo "No, io Max non lo voglio perchè vorrei stare in porta anche io (una delle più grosse bufale mai sentite, con nasi che nemmeno Pinocchio al Paese dei Balocchi avrebbe visto crescere così lunghi)", "No, io Max non lo voglio perchè mi dà più gusto fare gol ad un vero (ah ah ah ah...) portiere" e così via. Insomma, alla fine, extrema ratio, Max finisce nella squadra dei coloured (insieme allo scrivente, a Gianluca Poto travestito da suo padre, al recordman di tutti i tempi sotto la doccia - ieri si è lavato in 3 secondi e mezzo - e allo stesso Ciro) che, vista da fuori, sarebbe potuta andare incontro ad una clamorosa disfatta vista la corazzata bainca contro cui si sarebbe dovuta scontrare (oltre a B alla terza, Stramezz, in versione un po' sottotono, però, come il suo mentore interista, Franco, decisamente in stile, al limite, Battiato e non certo Guarin, Rigolo, diligente ma niente più e Giovinco Mancini, secondo un azzardato accostamento di identità e fattezze fisiche che farebbe tremare i polsi a qualsiasi cronista ma non certo a noi).

PARTITA

Al contrario, dopo un inizio equilibrato, nonostante MAX continuasse a stare fra i pali per onor di firma in quanto anche ieri non abbiamo annotato una parata una degna di nota, i coloured hanno poi preso il largo sfruttando la serata di vena di Ciro, per una volta tornato ai fasti di David Trezeguet, e una prestazione di squadra comunque buona e in ogni caso superiore a quella dei depressi Stramezz, Franco e compagni.
Iniziata sul 2-4, la rimonta è culminata in un perentorio 10-4 a 10' dalla fine. Poi, all'improvviso, approfittando dei litigi con i giocatori che avrebbero dovuto iniziare il loro match alle 21.30 ma che alle 21.00 erano già in campo a cambiarsi e, poco ci manca, scaldarsi, i bianchi hanno provato a rialzare la testa riuscendo a risalire fino al 7-10, sempre grazie al fatto che la porta di MAX continuava ad essere aperta come quella dei centri commerciali alla domenica.

CODICE ROSSO: CI VUOLE LA GUARDIA MEDICA

Così, vista la situazione e resosi conto che di quel passo, essendoci ancora cinque minuti da giocare, sull'ennesima goffata e gol subito, MAX si è accartociato al suolo adducendo ad una sublussazione scomposta della spalla sinistra, ululando di dolore e dicendo subito "non ce la faccio, non ce la faccio, non posso continuare, ahi ahi ahi...". Pur di provare a non fare omologare la partita, Stramezz e BBB, in versione Arsenio Lupin e John Dillinger, si sono rifiutati di disputare gli ultimi minuti contro i coloured con un nuovo portiere attinto dagli spalti ma, ormai, il risultato era scritto e consegnato agli almanacchi. E, adesso, comincia il bello dell'epopea medica del MAX. Dopo essersi ripreso sotto la doccia, anzichè venire a cena, come aveva promesso a tutti, si è fatto accompagnare a casa con la scusa di dover andare subito dalla guardia medica. Dalla guardia medica??? Semmai, ci sarebbe stato bisogno del pronto soccorso..."No, no, no, voglio la Guardia Medica, la Guardia Medica!!!". "Ma Max, cosa ci fa la Guardia Medica con la tua spalla???". "Lo so io, cosa ci fa...eh eh eh eh...Insomma, tu sei un farmacista: non la fare lunga, se no ti denuncio per abuso di professione. Portami dalla Guardia Medica, punto e basta!!!". A quel punto, il cronista-farmacista non può che arrendersi e portarlo dalla Guardia Medica, al che, in macchina, mentre si stava raggiungendo il curvone, sede, appunto della Guardia Medica, MAX ha cominciato a darsi il profumo, azzimarsi i pochi capelli rimasti, spararsi in bocca un terrificante spray contro l'alitosi, sistemarsi camicia e maglione, tagliarsi le unghie, spargersi un po' di borotalco nei calzini, truccarsi leggermente gli occhi con un po' di rimmel, umettarsi le labbra con lucidalabbra effetto silicone e radersi al volo alcuni peli superflui fuoriuscenti dalle narici, il tutto con il braccio sinistro, quello che sarebbe dovuto essere infortunato.
"Max, ma perchè ti prepari in questo modo per andare dalla Guardia Medica?". "Chissà perchè, sono una persona per bene, mica voglio farmi visitare come quei cialtroni che si presentano in ambulatorio magari senza fare la doccia da sette giorni. Ho una reputazione da difendere, io!! Sono un funzionario della Provincia, anzi, un Pubblico Ufficiale, e se non la smetti di fare domande tendenziose, ti faccio arrestare, così su due piedi. Portami dalla Guardia Medica e basta, stà zittino una volta per tutte!". Ecco, quindi, cosa è successo e solo quando è sceso dalla macchina, tirando fuori dalla borsa del calcetto un mazzo di rose rosse, ho fatto due più due e ho capito chi era la Guardia Medica...E bravo MAX, finalmente è il tuo momento.

POST SCRITTUM

Nulla da segnalare dal Miki's Saloon, diventato nelle ultime settimane un sobrio ristorante per persone tranquille condotto da gestori altrettanto tranquilli. I casi sono due: o il 2013 è davvero l'anno della svolta, o, prima o poi, come avvenne più di 2000 anni fa alle pendici del Vesuvio, l'esplosione, quando avverrà, sarà davvero devastante...

Nessun commento: