martedì 23 luglio 2013

Partita del 22 luglio. Il revival

Appena arrivati negli spogliatoi, al rientrante (dopo il bluff della cena) Massimo Baronciani è stata annunciata la novità della serata: era in programma un clamoroso revival!
Insieme a lui, infatti, nella squadra delle rimembranze, Alessandro Scala, Onelio Mancini, Morisco Cadeddu e Franco Venturelli. Dall'altra parte, 5 della novelle vaugue con in porta il giovane Stefano Tonti, proveniente dal vivaio della Pro Vercelli Campione d'Italia nel 1911, Schelatto, appena venduto dall'Inter alla squadra palestinese della Striscia di Gaza, Rigov il bulgaro e la straordinaria coppia dei gemelli del gol della Roma composta dall'ex "Ciccio" Graziani BBB e da O'Rey di Crocefiaschi (di vino) Davi, detto il Pruzzo.
Inizio fulminante: 4-1 per l'Under dopo pochi minuti e match già incanalato per la retta via, con una perfetta intesa fra gli uomini gol e, soprattutto, una straordinaria prestazione fra i pali dell'imberbe Stefano, per nulla intimorito nonostante la verdissima età.
Poi, inatteso, l'infortunio di Schelatto che, pur di tentare di rimandare la partenza per il campo profughi cui è stato destinato, si è procurato una contrazione al piccolo polpaccio destro, in effetti un muscoletto sottodimesionato per sopportare il carico del peso sovrastante. E da lì in avanti, è stata un'altra partita, con Scala, Onelio e Morisco che hanno cinicamente approfittato delle autostrade improvvisamente apertesi sulla fascia e Venturelli che, all'ennessimo dribbling ubriacante riuscito, ha fatto affermare al povero Rigov "Mi supera con una facilità disarmante": vero!
Il 6-6, finale, quindi, frutto ancora una volta della freddezza sotto rete di Pruzzo, è già di per sè da considerarsi un miracolo. A parte tutto, comunque, si è tratta di una più belle partite degli ultimi tempi e per la prossima settimana sembra che saranno convocati anche Andrea Giommi, Bruno Marchetti, Giulio Balsamini, Domenico Brigidi e, udite udite, Lillo Simoncelli, che, a sole dieci giorni dall'addio, quindi tornerebbe a calcare (o, meglio, a sfondare) il terreno di gioco come una brillantissima Vecchia Gloria.

Nessun commento: