mercoledì 30 luglio 2014

Calciotto: partita del 29 luglio. Aperitivi a go go

Si è conclusa la lunga maratona calciottistica di giugno-luglio e proprio in extremis, in clima da eroico calcio delle highlands scozzesi, al freddo e sotto la pioggia, abbiamo raddrizzato la baracca con un bel 6-4 a nostro favore, grazie alle straordinarie, splendide, superlative, eccezionali, indimenticabili, stratosferiche, iperboliche, inimmaginabili, spettacolari, indescrivibili, magnifiche, sensazionali prestazioni di tutti noi. Alex Stair, capace finalmente, almeno lui, di non far rimpiangere Pontrellix. Rigolo, Ranocchia de no' artri. Mister Mezzarrì (con l'accento sulla i, visto il suo immediato tour francese a caccia di giovani talenti di pura razza da affiancara al suo Charlie), lucido e pure ispirato in zona gol. The smoker, arrivato in ritardo ma, dopo tanta panchina, per lui inusuale, capace di infilare una stilettata all'incrocio che nemmeno Kahill ai Mondiali. Chef Cocò, anima del centrocampo con i suoi assist e i suoi continui recuperi, al punto tale che ad un certo punto abbiamo pensato si trattasse di Gianluca travestito ma, poi, ragionando bene, ci siamo resi conto che, nonostante il gap di circa 30 anni fra i due, il vero giovane, con tutte le sue gioviali e simpatiche immaturità, in realtà è Paolo. Andrew dog-sitter Leonardi, che ha avuto anche il coraggio di parlare dopo circa due mesi di silenzio (le ultime sue parole risalivano all'inizio di giugno, quando a tavola, dopo la prima partita, aveva espresso un timido singulto di piacere ingozzandosi di spaghetti alle vongole) gongolando di avere avuto, nella serie, una media di due gol a partita, quando sappiamo tutti benissimo che potrebbe fare e segnare molto molto di più!!! Simon Beckham, come al solito solo contro tutti ma travolgente come solo lui sa essere. Il vice cronista non si è citato per decenza in mezzo a cotanta qualità e, ovviamente, la chiusura, è riservata al vero protagonista, l'ineludibile, inequivocabile, impareggiabile, immarcescibile, incommensurabile Max! Il nostro portierone ha tirato giù la sarcinesca davanti ai suoi pali, esibendosi in ripetute parate straordinarie al punto che, nel secondo tempo, i ragazzini che sedevano dietro la sua porta, si sono più volte lasciati andare a commenti e urla di ammirazione nei confronti del vecchio numero uno che sarebbe potuto tranquillamente essere, come minimo, loro nonno, vista la quarantennale differenza d'età. Proprio da Max, ora, ci aspettiamo quindi una notevole quantità di aperitivi che dovrebbero essere così distribuiti:
- uno al vice cronista, per le belle parole spese ruffianamente nei suoi confronti dopo, peraltro, pressante richiesta dello stesso; 
- uno al cronista principale per la linea editoriale, sempre per lui comunque benevola;
- uno al Mister, per averlo preferito in quasi tutte le occasioni ai ben più prestanti (è tutto dire) Abel e Steve;
- uno a testa agli uomini di fatica, Rigo e Mancini (ieri assente) per la loro capacità di far diminuire sempre i pericoli portati alla sua porta;
- uno ai vari difensori centrali che si sono succeduti davanti a lui (Pontrellix, Ravanelli e Stair) parandogli spesso il culo (scusate l'espressione, ma rende troppo bene l'idea);
- uno ai nostri bomber, che lo siano stati davvero (Simo), o che credano di esserlo stati (Leo) o che non lo sono stati proprio (The smoker), ma solo per spirito di abnegazione e adattamento alle necessità della squadra;
- tre a Marco Paci, il Max degli altri anche se non è un portiere, che da quando ha cominciato a scommettere con lui "un aperitivo ad ogni gol infilatogli" si è messo a posto per tutto il restante periodo estivo, saggiamente prolungato dal nostro amato Sindaco Matteo Ricci fino al 15 ottobre.

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