lunedì 29 marzo 2010

Partita del 29 marzo. La grande abbuffata


Dato il clima dimesso che si respira queste ultime settimane sul blog, come testimoniano anche le mancate convocazioni, ci soffermeremo poco sulla partita e più su un altro paio di argomenti.

In campo, i Gialli hanno infatti travolto i Colorati, per cui ci limiteremo ad un succinto rendiconto.

Per i Gialli grande ritorno di Simo Yepes Trebbi, facilitato nelle sue imprese dalla difesa avversaria composta da Ridolin Mezzetti e Stanliatto, spesso imbarazzanti e perfettamente coadiuvati da un irriconoscibile Zucchina Chimenti fra i pali (che gli ormai prossimo 51 siano davvero troppi???). Non hanno poi certo dato una mano gli uomini di punta: passi per Mancini, del quale in fondo conosciamo i (tanti) limiti, ma se ci si mette pure Bravò Davì a deludere, il risultato non può che essere uno. Dall'altra parte, i Gialli hanno invece potuto contare su un Lillo Pianello debordante in tutti i sensi che, come se non gli pesassero i quasi 200 chili da movimentare, ha svariato dalla difesa all'attacco segnando anche gol decisivi. Per il resto, grande match a sorpresa di Lele Ronaldo (in serata di grazia) e buona prestazione, in linea con le ultime, del Professor Buscaglia.

Abbiamo volontariamente omesso di citare il quinto componente della squadra dei Gialli, l'Agronomo Rigo, capace di sfatare una nefasta tradizione che lo vedeva sempre perdente dal lontano 2007 (si narra di circa 130 sconfitte consecutive) e che, pur non avendo segnato, è stato senza dubbio uno dei migliori in assoluto sul terreno di gioco (stendiamo quindi un velo pietoso sugli altri, in particolar modo gli avversari...).

Merita infine una citazione la cena del terzo tempo.
Tornati dopo un esilio di 21 giorni da Micky's, i calcettisti sono stati accolti da squilli di fanfare e marce trionfali dell'Aida e Annalisa ha steso una passerella rossa dall'ingresso al tavolo riservato. Entriamo nel dettaglio delle portate: 450 gr di pasta (penne all'arrabbiata) per Simo, due porzioni di patatine fritte, due cicliste e pane a volontà per gradire, una cotoletta alla milanese di almeno 300 gr per Vito (Chimenti), 8 super spiedini di seppie e calamari freschissimi appena pescati per Mou e Atto (accompagnati da due cofane di insalata), tre etti e mezzo di prestigioso prosciutto di Cinta Senese per il Professore, due pizze fatte con amore (da Leonardi) per Rigo e Mancini. Il tutto innaffiato da acqua e (soprattutto) birra a volontà, amari e caffè: un'abbondanza tale da non fare nemmeno richiedere nè desiderare i dolcetti di fine cena e già scelta come set cinematografico per il remake del film "La grande abbuffata". Il tutto per la solita sporca dozzina di Euri. E nonostante il borbottio di sottofondo polemico del Professore, contrariato per il ritorno all'ovile.
Diciamolo, in special modo al Turco in Italia di rossiniana memoria: non c'è "Nessun dorma" che tenga...ma lo aveva già capito da solo...

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