martedì 7 giugno 2011

Partita del 6 giugno. Amici Miei Atto I°



Evviva la Zingarata!!!

D'altronde ormai siamo identificabili così...

Per tastiera dell'Atto I° in questione ecco la cronaca della burlesca partita del 6 giugno, che ha avuto come protagonista, per acclamazione della SISSIA ANALISSIA, il celebre CONTE MASCETTI, tornato fra i pali e, soprattutto, fra i peli delle creature scimmiesche con cui condividerà future odisse nell'ospizio.

Amici Miei

Conte Mascetti - Prima riesce nell'impresa di far rimpiangere i delicati profumi del suo predecessore di lunedì scorso ma, alla fine, ci metta una grossa pezza salvando i suoi dalla sconfitta;

Architetto Rambaldo Fabio Melandri - come nel film alla perenne ricerca di una donna, sostituisce le rotondità femminili con quelle della pelota che come sempre si diverte a prendere ripetutamente a capocciate;

Capo Redattore Giorgio Chef Perozzi - Anche lui, da padre degenere di un figlio retto e sapiente (e questa è una similitudine al 50% con il film perchè se è vero che lui è decisamente degenere, il figlio non corrisponde proprio al modello cinematografico...), prova a far vincere i suoi ma ringrazia per il pari conclusivo che sommato alla vittoria di lunedì scorso gli rende onore;

Professor Lele Alfeo Sassaroli - Ha ben poco del brillante primario ospedaliero, ma le sue folate, unite alla capacità di interpretare al meglio il ruolo di "Capro Espiatorio a prescindere", sono comunque utili alla causa del suo gruppo;

Il Barista Guido Davide Necchi - Ultimamente baciato dalle ritrovate capacità realizzative favorite anche dalla nullità dei portieri avversari, il rude barista è stato fermato dal cronometro (suonato con galeotti 30" di anticipo) proprio sul più bello del suo amplesso amoroso-sessuale con la bandierina del corner, risultandone così un coitus interruptus privo di orgasmo liberatorio che lo ha fatto finire in lacrime col pisellino in mano ("no, il pari no, il pari no, gnè gnè gnè").

Atti Primi

Atto I° - Sceneggia la rivincita alla batosta di 7 giorni, facendo la cosa migliore del suo match fischiando la fine al momento giusto;

Righi - L'anziano pensionato vittima storica degli sbeffeggiamenti dei guasconi ritrova il sorriso segnando un bel gol non doppiato da clamorose occasioni fallite e dopo una paurosa scivolata con roboante culata si accontenta del pareggio: direbbe Vasco "Va bene, va bene, va bene. va bene così...";

Leo - Dopo gli schiaffoni rimediati sul treno in corsa della settimana precedente, si rifà e sgranocchia gol su gol trascinando i suoi alla quasi vittoria;

Fantozzone - Come noto, Paolo Villaggio ha ripreso la scena del treno subita da Leo in un suo film con il treno però in arrivo e conseguenti botte ma a Fantozzone Trebbi va decisamente meglio pur se l'improvvisato (oppure rinvangato) ruolo di centrale difensivo ne limita le potenzialità, peraltro poi espresse negli spoglaitoi al momento della descrizione della rissa fra primati che andrà in onda, su altri schermi, lunedì prossimo;

Mancini - Sì, perchè a questo punto è difficile associare a Michele un altro nome di derivazione cinefila (accostarlo a Monicelli potrebbe provocare come ninimo denunce per villipendio e diffamazione da parte dei familiari del grande regista) e quindi per identificarlo in se stesso non ci resta che citare il suo pezzo da novanta serale, legato alla minuziosa descrizione di uno sketch televisivo il cui argomento era una ripetuta flautelenza vaginale. Che dire? Racappricciante!!!




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