Halloween
La notte delle streghe
Zombies vs Cacciatori
(risultato 6 – 6)
Ognissanti ha goduto di una seconda origine nella Chiesa cattolica, inizialmente celebrata nel mese di maggio. Nell'anno 834 venne spostata da maggio a ottobre al fine di congiungersi ad un'antica festa druidica che aveva luogo l'ultimo giorno di quel mese. Le origini di Halloween risalgono agli antichi druidi celti, e cioè a 2000 anni fa. I Celti credevano che in questo giorno gli spiriti malvagi dei defunti ritornassero al fine di creare confusione e caos fra i viventi. La festa doveva placare Samhain, principe della morte e gli spiriti dei trapassati. Il nome Halloween deriva dall'inglese: il primo novembre è il giorno di tutti i Santi (All Saints' Day), e la vigilia del 31 ottobre viene chiamata "All Hallowed Eve" ("vigilia di tutti i santi"), poi abbreviato in "Halloween". Il simbolo universale di Halloween è la zucca intagliata a forma di volto. Questo è probabilmente il segno più popolare associato alla festa e deriva da una leggenda che narra dell'incontro fra un uomo e il diavolo, ma ieri, questo inquietante e distruttivo contatto ha avuto luogo nella terra sconsacrata di Ledimar, tra uomini che difendevano la loro appartenenza all’umanità e l’orda dell’oscurità volta a trionfare a tutti i costi.
Zombies
La squadra degli zombies, introdotta nottetempo, sulle coste marchigiane, direttamente da Haiti, era stata evocata da Simon Mago allo scopo di garantire la vittoria da parte di morti viventi che avrebbero dovuto vincere pur senza, ovviamente, rendersene conto. Già negli spogliatoi alcuni di questi esseri, avvelenati da una religione composita, miscellanea di santeria, cristianesimo magico, woodoo e riti satanico – calcistici, si mostrava nel volto di giocatori dagli occhi spenti e privi di luce, cerchiati e bovini, salmodianti distorte litanie e contorcentisi sul pavimento posseduti da demoni sconosciuti.
Cadeddu: dissotterrato con gli stessi abiti con i quali era stato inumato (una volgare ed inguardabile maglietta attillata da turista bavarese), si presentava al cospetto della porta di Dylan Max, urlando in falsetto: scherzetto o tiretto?. Ululava in maniera disturbante quando infieriva su di lui il cacciatore di creature notturne Atto Van Helsing.
Mago Simone: rassicurante quanto l’urlo di Munch, sorretto dalle tenebre della sua mancanza di anima, gentile come un cobra e clemente come un mamba nero, si avventava su tutto ciò che era umano, incitando i mortiferi compagni a mostrare un poco di vitalità. Sul rigore alcuni scienziati asseveravano l’esistenza, insieme ai neutrini, di particelle calcistiche più veloci della luce.
Rigu: sorretto dagli spilloni woodoo di mamma ‘Ngheba, parente haitiana di Mago Simone, articolava i suoi movimenti con sempre maggiore coordinamento, partorendo un goal di tutto rispetto, seppur pantografato dai suddetti riti.
Pontrelli: la melanina dimostra che prima di essere zombi, coltivava cotone nella sua stessa Haiti. Il possesso della sua mente e del suo corpo, da parte della santerìa veniva dimostrato, inequivocabilmente, da una angosciosa trans - modulazione vocale, dal pugliese – antico - messapico al siciliano arabo - corleonese. Mai visto! Materiale essenziale per ricerche antropologico – linguistiche, legate, inoltre, a fenomeni di possessione diabolica (dal messapico miinch all’arabo min – chiah).
Leonardi: zombi silenzioso, in attesa di chiamata, partecipava al rito collettivo mantenendo un profilo volutamente riservato.
Cacciatori di Zombies
Atto Van Helsing: superato lo spaesamento iniziale, a causa del quale aveva erroneamente concepito la configurazione del campo come ortogonale rispetto a quella reale, ritrovava infine efficacemente la giusta concezione dello spazio euclideo nel quale si muoveva. Raggiunto l’obiettivo contrastava con impeto l’armata delle tenebre.
Davide di Giudea: premesso che come spesso gli accade, in sede di attacco si muove nel vuoto a velocità relativistiche, mentre il doveroso ritorno alla difesa lo vede immerso in una marmellata spazio – temporale che ne rallenta angosciosamente il movimento, uccideva definitivamente i non – morti con miracolose saette.
Arcangelo Michele: conosciuta l’entità del pericolo sfoderava senno e destrezza dimostrando che al cospetto dell’impossibile, la notte delle streghe poteva divenire, infine, la vigilia di tutti i santi.
PotoDylan: imprecava nel buio per alcune occasioni mancate e per questo motivo attirava zombies a frotte su di sé, ma superati i comprensibili momenti di scoramento contribuiva al trionfo di santa romana chiesa sulle creature del buio.
Pax: vecchio ma onusto di esperienza, con i riflessi che, all’occorrenza, lo soccorrono ancora, pregava per la vittoria sui non morti accontentandosi, infine, della non vittoria degli avversari, sui vivi.
La notte di Halloween, terminava con il pellegrinaggio al Santuario di Michelini Bocci, ove Padre Lillo da Pietrelcina, dispensava la sua benedizione sui pochi superstiti genuflessi, cullando il messia che un giorno ci libererà dal peccato della vecchiaia.
(By Maxapone)
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