martedì 8 novembre 2011

Partita del 7 novembre. Tori Scatenati di Cristiano-Pupazzi di Fabio 7-6




Niente da fare per gli stoici Pupazzi di Fabio, il capitano che sta facendo la cura contraria a quella del compianto nero Michael Jackson per diventare bianco, contro i Tori Scatenati di Cristiano, presentatosi al campo in sostituzione di Franco (questa volta impegnato al forno al legna sin dalla prima serata) in gualdrappa rossa, soffio al naso e occhio taurino (per non dire bovino...).

Tori Scatenati di Cristiano

Toro Cristiano. Corsa instancabile, sguardo iniettato di sangue fisso sull'avversario, scalpitio sugli scarpini, mole poderosa e due zoccoli ai piedi che, con tutti gli angoli che hanno, hanno provocato tiri nella migliore delle ipotesi schiantatisi in fallo laterale. Detto ciò, ha fatto il suo dovere!

Vitellone Abel. Imbirrito dalle prossime vacanze nelle quali potrà correre nudo, libero e bello nelle sconfinate pampas argentine, l'artistico portiere ha fatto tutto ciò che il ruolo gli riservava senza parare un solo tiro. E' comunque andata bene così...

Bufalone Simo. Tornato in auge come il "Moris Carrozzieri" del lunedì sera, anche se l'originale ha tagliato i capelli (lui no!), ha provato a stare un po' in difesa ma poi ha cominciato a tirare cornate in avanti (in senso calcistico, la Kati non c'entra nulla) il più delle volte a vuoto, sbuffando e caracollando come un pingue bufalone maremmano. Il suo momento migliore è stato nello spogliatoio, quando ha fatto, per la seconda volta consecutiva, le squadre equilibrate!!!

Manzo Atto. Scrive e quindi non si dilunga sulle corse a vuoto sulla fascia scalciando a vuoto, sbattendo contro le transenne e, qualche volta, udite udite, azzeccando dei tiri degni di questo nome.

Torello Davi. Circoscrivendo i suoi movimenti ad un'area circolare di circa 1 metro di diametro posizionato al centro dell'attacco, è riuscito ad essere efficace come spesso gli capita ultimamente, mettendo a segno colpi e scodate a ripetizione, con gol finale. Ma sì: bravo Davi!

Pupazzi di Fabio

Gran Pupazziere Fabio. Avendo saputo di giocare già da una settimana, black Fabio ha spolverato per 7 giorni i sinistri pupazzi che popolano, minacciosi nel buio, il suo appartamento. Ha quindi passato il weekend a decidere la formazione, ben sapendo che i pupazzi sono davvero permalosi e, quindi, quelli esclusi dal match, durante la notte l'avrebbero poi terrorizzato andando a soffocarlo nel sonno. Fatte le sue scelte, il mister, per una volta sopra le righe durante la partita (si è lamentato a gran voce con i pupazzi sottoposti per la loro intettitudine difensiva), ha provato a suonare la carica e se i suoi hanno sfiorato l'impresa lo si deve soprattutto a lui.

Pupazzo Max. Abbandonato a sè stesso, come una marionetta senza fili, Pupazzo Max ha evitato la debacle tenendo vivo lo scontro grazie ai suoi miracolosi inteventi.

Pupazzo Rigo. Dinoccolato come sempre, Pupazzo Rigo ha risentito dei piccoli guai muscolari ma ha tenuto botta, con orgoglio e qualità, fino alla fine.

Pupazzo Andrea. Gettato nella mischia senza calezettoni e con le scarpette rotte in stile "Barbone dei bassifondi di Calcutta", il giovane nipote di BBB ha dedicato la maggior parte delle sue fresche energie a dribblare sè stesso. Da rivedere con un'attrezzatura adeguata.

Pupazzo Lele. Ha svariato dando il meglio di sè stesso approfittando dell'assenza degli sbrantolatori che, di solito, lo riprendono anche quando fa le (poche) cose giuste: immaginiamo quando fa le (molte) cose sbagliate...






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