martedì 24 luglio 2012

Partita del 23 luglio. L'ultimo tedoforo


Mentre il mondo si chiede chi sarà l'ultimo tedoforo incaricato di accendere venerdì prossimo la fiaccola olimpica a Londra (c'è chi dice David Beckham, ma anche chi sostiene il nome del fresco vincitore del Tour Bradley Wiggins o, ancora, i grandi rivali Daley Thompson, antico re dell'Atletica, e Steve Redgrave, ex canoista, per non parlare poi del mezzofondista Sebastian Coe), noi, calcettisti del lunedì, abbiamo avuto proprio ieri sera il privilegio di sapere ben prima di chiunque altro a chi sarà riservato l'onore. Si tratta del nostro mitico mister Stramuccioni, detto anche Mezz, che, grazie ai suoi decoubertiniani valori sportivi ha fatto capire a tutti che, in realtà, il tanto bistrattato Giommi dei tempi andati era solo un pivello dilettante. Non a caso, Stra, venuto a conoscenza da parte del Comitato Olimpico dell'investitura ufficiale, ha immediatamente coinvolto la sua famiglia in questo viaggio: partenza immediata dalla sede dell'Esatour con un pulmino Trabant con destinazione la Val di Susa dove il gruppetto (arricchito anche dall'intera famiglia del fido scudiero Mancini), durante la notte, si unirà alle falange estremiste dei NO TAV per distruggere quanto costruito il giorno prima e oltrepassare la frontiera a cavallo di una muta di muli di montagna. Una volta in Francia, il drappello al seguito del nostro mitico mister proseguirà il viaggio in autostop, facendo esporre il pollice alle donne della truppa, ovviamente in desabiè, che in questo modo saranno in grado di far fermare sicuramente, con stridenti frenate, i numerosi camionisti berberi e ceceni diretti verso il nord. Una volta a Parigi, i trappers proveranno a salire clandestinamente sul TGV e, in caso di impresa non riuscita, si rechereanno in corriera a Calais dove poi si imbarcheranno con passaggio ponte sul traghetto con destinazione Dover, per poter ammirare le bianche scogliere prima di affrontare l'ultima parte del viaggio, a piedi o, al limite, sui trattori dei rudi agricoltori britannici che, pur di accompagnare l'ultimo tedoforo a Londra, saranno disposti a fare qualsiasi sacrificio. Il percorso dovrebbe essere ultimato in tre giorni in modo che la Regina Elisabetta, nel momento clou della cerimonia inaugurale dei Giochi, possa accogliere il Mezz a braccia aperte e fargli accendere il sacro fuoco.
Ma cos'ha fatto il Mezz per guadagnarsi tanto onore? 1) Ha immediatamente acconsentito alla composizione delle squadre, non fatte da lui, perfettamente consapevole di essere stato inserito nella formazione di gran lunga più forte; 2) Ogni qual volta il suo team subiva una rete, continuava a dire fra i denti "un regalo, un regalo, un regalo", anche quando il suddetto gol veniva a coronamento di una netta supremazia degli avversari che alla fine hanno perso solo a causa delle migliaia di gol sbagliati; 3) Appena in vantaggio, ogni volta che i suoi perdevano la palla gli diceva, urlando a squarciagola fino al punto di infastidire i giocatori di tennis impegnati negli altri campi della Baratoff e alla Baia Flaminia, "NON DARGLIELA, BUTTALA VIA, NON GLIELA DARE, NON GLIELA DARE"; 4) in un'occasione, dopo aver sfarfugliato con la palla fra i piedi al punto di farla uscire, anzichè permettere l'immediata ripartenza degli avversari l'ha scagliata rabbiosamente bava alla bocca in avanti con una delle sue solite scenate isteriche; 5) alle rimostranze del suo fido scudiero, per una volta avversario, che lo riprendeva dicendogli "stai calmo mister, non è la finale della Champions League...", gli ha risposto con un sibilante e beffardo "questa è la nostra tattica, thiè, e ti faccio anche le melina, ri-thiè, io voglio vincere vincere vincere vincere vincere vincere sempre sempre sempre sempre sempre sempre thiè thiè thiè thiè, altrochè l'importante è partecipare, diveritirsi, tutte cazzate, thiè thiè thiè, vincere vincere vincere argh argh arf arf soldi soldi soldi soldi soldi grunt grunt arf arf argh argh!!!"; 6) sul finire del match, appena capito che il misero golletto di vantaggio forse sarebbe stato ben poco tesoro da difendere,  ha colto al volo l'imbeccata del suo degno compare Davide (che di solito, al contrario, chiede quasi supplicando di prolungare le partite ben oltre del triplice fischio e del già generoso recupero ma che, stavolta, è riuscito ad inventare addirittura la fine retroattiva affermando "è finita da un minuto") girando immediatamente le spalle verso gli spogliatoi prima ancora che la frase fosse stata finita di essere pronunciata. 
Per la cronaca: Scuri (Rigolo, Mezzolo, Davidolo, Francolo e Marcolo) - Bianchi (Chez Cocò, Heinz, Turiddu, Clooney e Bocci) 10-9.
E viva lo sport!!!

Nessun commento: