Partita del 10 dicembre. Una questione di carburante

Per una volta, i convocati da Mister Strzamezz erano decisamente più inclini alla difesa e così, gira, mista e imbroglia, le squadre sono state costruite sui due "panzer" centrali, Lillo e Llik:

In bianco, attorno a Lillo, IBVCM, Attalo, Mansini e Grill, colorati con Llik, Stra, Cirio, Righello e Abel.
Questa la situazione dei due serbatoi di carburante (per Lillo lardo di colonnata, per Llik Coca e Rhum) al primo minuto:

Primi 15', senza gol, partita equilibratissima, i portieri parano tutto. Dal 15' al 25' il carburante è sceso a questo livello:

Ancora, quindi, con una buona quantità di fuel, Lillo ha praticamente annullato Cirio e, per quanto Llik riuscisse a contrastare Mansini, nulla ha potuto contro il Grillo parlante che, praticamente da solo, ha condotto i suoi sul 4-1. Ma verso il 30esimo minuto, la situazione era questa:

4-3, con Cirio e Stra in gran spolvero. Passati altri 5':

Lillo ormai corre sempre meno, siamo, con grande farica, sul 5-5. Al 45', poi:

5-6, con sorpasso definitivo anche perchè, dall'altra parte, Llik riusciva ancora a bloccare un Mansini sempre più a testa bassa come un bisonte infuriato. Ultimi 10':

Riserva piena e serbatoio vuoto, bianchi travolti, risultato conclusivo 8-5 per i coloured e immagine emblematica di un Lillo ormai stremato a fine partita nello spogliatoio, durante il check-up finale con annesso ECG ed in vista della cena di giovedì:

Ultima annotazione dal Miki's Saloon: ripresosi dopo la faticaccia, e volendosi vendicare per la partita così malamente persa, Lillo ha preceduto i giocatori al ristorante (vabbè, utilizziamo questa parola anche se è abbastanza impropria...) introducendosi in cucina e mischiando agli ingredienti della carbonara destinata al Mister una manciata di pancetta chiaramente andata a male e proveviente dal Sudan, per cui tutt'altro che D.O.C. Vendetta riuscita: Stra ha passato la notte insonne fra indescrivibili incubi (lui era insieme al figlio Marco, in curva con i Viking bianconeri, ad inneggiare alla retrocessione dell'Inter), rutti, rigurgiti e orrende flautolenze, con la povera moglie costretta ad andare a dormire sul divano del piano di sotto...