Siamo in piena campagna elettorale, si delineano battaglie e alleanze. I vari attori hanno ancora le idee confuse e quindi si sono distribuiti in campo un po' alla rinfusa, ma, dal primo sondaggio, è uscito un chiaro 12-8 per lo schieramento dei colorati. Si segnalano comunque già i primi brogli.
Colorati.
Beppe CoccoGrillo. Torna a giocare dopo aver minacciato di ritirare il simbolo a casusa dei taroccatori e per una volta si adegua al ruolo di comprimario, svolgendo il suo compitino senza mandare strali a destra e sinistra.
Lillo Mortadella. Si era ritirato dal proscenio principale aspirando al Colle Pianello ma ha deciso di "risalire" in campo anche lui e piano piano sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. Per la forma fisica c'è tempo...
Rigolino Alfano. Lungo e dinoccolato, recita alla perfezione il suo ruolo di fedele suddito dando pure dell'egoista al suo riconosciuto leader, consapevole però che l'avrebbe condotto alla vittoria.
Matteo Poto. Giovane di belle speranze, alla vigilia della sua nuova investitura europea, prima rottama il suo anziano genitore e poi si fa protagonista in campo, risultando uno dei migliori. Un solo (grave) neo: ha 21 anni, donne di tutto il mondo a sua disposizione e lui cosa fa? Si fidanza con una Giulietta veronese che sembra, parla solo il dialetto. Mah...
Silvio BBBerlusconi. Impazza nell'arena, scalcia, sgomita, segna in tutti modi, crede nel successo fino in fondo e arriva anche a chiamare i falli per gli avversari pur di non farli segnare. Un vero trascinatore già inquisito circa 45 volte e ora in lotta con i magistrati per i suoi evidenti brogli elettorali.
Bianchi.
Antonio Bersani. E' sempre convinto di vincere pur sapendo benissimo che gli capita molto di più di perdere, ma l'importante è avere fiducia nel domani e fare di tutto per affossare definitivamente i farmacisti. Ci riuscirà!
Marco Monti. Una volta noto come Cadeddusconi, il mister sceglie democristianamente il Centro ma fa male i conti e la sua squadra di tecnici alla fine soccombe davanti agli scafati politici colorati.
Michele La Russa. Non inteso come "la russa" femmina dell'est o come "russa" per definire i suoi grufolii notturni, bensì come ex ministro della difesa che non solo non difende ma che, a differenza del suo modello, non offende neppure. Continua a non essere pervenuto nel 2013.
Paul Ferdinando Casini. Tenta di uscire dal suo ormai proverbiale status di nè carne nè pesce (attaccante? Uomo di fascia? Difensore aggiunto?) ma ancora una volta non la sfanga. 3 KO su 3 nel 2013 cominciano ad essere un fardello pesante che, prima o poi, si sfardellerà. Ma quando???
Gianfranco Fini, detto Ciro o'bomber di Spaccanapoli. Quanti bei gol, ma anche quanti erroracci, fra pali e tiri a colpo sicuro ma fuori o parati. Come agente immobiliare, si fa apprezzare per gli appartamenti di Montecarlo ma la prossima volta gli sarà chiesta più determinazione sotto porta.
Nell'occasione, la bouvette di Montecitorio, gestita dal duo di fratelli gemelli diversi Filo-Annalise, ha deciso, unilateralmente, di aumentare i prezzi della mensa, con la promessa che d'ora in poi sarà possibile mangiare antipasto, primo, secondo, contorni, dolci, bevande alcoliche e no, senza limitazione alcuna. Sarà fatto.
lunedì 14 gennaio 2013
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