Il Peccato Originale
Se così si può dire, il peccato originale ha origini lontane ma altamente scontate. Nel momento stesso in cui la suddivisione dei giocatori in campo (cioè il mitico "fare le squadre") viene affidata non solo a Trebbi ma, addirittura, anche a Cadeddu! Ovviamente, in questo modo, tutti i criteri di sportività, equità, solidarietà, legalità, antirazzismo e antisemitismo vanno a farsi benedire e il risultato non può che essere quello di vedere una soluzione simile alla celebre pubblicità "Ti piace vincere facile?", dove 1000 calciatori imbufaliti straripano nella metà campo avversaria senza alcuna pietà. Anni fa, al Cristo, luogo non certo desitinato ad essere frequentato da Lord Inglesi o raffinati esperti del Politically Correct, il rito delle formazioni veniva espletato con un sano "pari o dispari" e, in genere, chi dei due leader vinceva, potendo sciegliere per primo, puntava sugli uomini teoricamente più forti. Il più delle volte, le partite erano equilibrate: il suggerimento del cronista è quello di adottare tale modalità anche il lunedì sera. Ma siamo certi che Trebbi e/o Cadeddu troverebbero la soluzione per vincere sempre anche il "pari o dispari".
L'Orgoglio
Una volta ipotizzati i quintetti, comunicati con un sorrisetto sardonico dallo spudorato Trebbi (mentre Cadeddu, perfettamente consapevole del mal affaire, si nascondeva fra gli accappatoi), i componenti della squadra dei Vecchi (Baronciani, che non vince un confronto diretto con il suo omologo di ruolo dal passato millennio, 54 anni, Poto, in sindrome da anzianità visto il prossimo compimento dei 50 anni sabato 2 febbraio, Rigucci, a circa 2 mesi dai 50 anni, il sottoscritto, a meno 7 mesi dai 50 e Remedi, quasi 49, per un totale di 253 anni complessivi), piccati nell'orgoglio, dicevano "Ok, va bene, giochiamocela lo stesso, anche se siete nettamente più forti, vinciamo ugualmente, siamo bravi, siamo belli, corriamo e bla bla bla bla" e i Giovani (con fra i pali l'ancora imbattuto Abel, 45 anni, sei mogli e quindici figli sparsi per il mondo, Trebbi, 41, pur se portati male, Mancini e Cadeddu 47 così così e Pontrelli, 42, dei quali molti risparmiati negli spogliatoi al momento della doccia effettuata ogni volta in 12" netti, totale 222) si leccavano i baffi come fanno i leoni assetati di sangue che hanno già raggiunto, azzannato e squartato la povera gazzella.
La Caporetto dei Vecchi
Anche ai tempi della Grande Guerra, dopo la drammatica sconfitta di Caporetto, l'esercito italiano capì che per provare a vincere era necessario mandare al fronte i giovanissimi e furono proprio i ragazzi del'99 (1899) a dare la svolta bellica a favore dell'Italia. In questo caso, Caporetto doveva essere e Caporetto è stato, con una piccola resistenza opposta per poco più di mezz'ora, fino al 5-5, per poi assistere al crollo verticale dei Vecchi caduti sono le granate sparate a più non posso dai vari Mancini, Cadeddu, Pontrelli e, naturalmente, Trebbi, il più feroce di tutti, con Abel addirittura spavaldo e, dall'altra parte, un Baronciani che, all'ennesima batosta, non ha salomonicamente detto "Mi sono divertito" ma ha urlato ai suoi indifendibili difensori un sonoro "VAFFANCULO", senza comunque aver parato un solo tiro in tutta la partita.
Il terzo tempo
Passata la buriana (cioè finita la fatica in campo), durante il terzo tempo che si è svolto al Miki's Saloon in una rarefatta atmosfera degna di un ristorante parigino a 5 stelle, i 6 presenti alla cena hanno dimenticato in fretta la rumba suonata dai Giovani ai Vecchi, proiettandosi immediatamente nella prossima organizzazione di un fantastico futuro weekend in montagna. Un bel lieto fine...
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