
All'indomani dell'eliminazione del Milan dalla Champions League, ci piace evidenziare questo brano tratto dall'articolo "Il leader mancato", scritto da Maurizio Crosetti e pubblicato il 10 marzo sulla prima di sport de "la Repubblica":
"(...). Se Robinho resta comunque un mezzo grande giocatore, per Ibra non ci sono attenuanti. Era arrivato a San Siro proclamando che avrebbe vinto tutto, invece si conferma cuoricino debole se solo si tratta di lottare sul serio. Era stato così anche alla Juve, all'Inter e al Barcellona: non può essere un caso se lo svedese colleziona titoli nazionali, ed è invece allergico alla Champions. Troppi indizi, ormai, fanno una prova. E nessuno si offenda, ma diveritirsi con i colpi di tacco contro Brescia e Bologna è un po' più facile che venire a Londra e dire, non dentro ad un mcrofono ma davanti ad una porta, sono qui per vincere tutto. Un'altra volta, magari".
Anche se per qualcuno Ibra è indiscutibile...ogni ulteriore commento è superfluo!
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