Saltata la bella per le forzate assenze di due giocatori della stessa squadra, si sono rimescolate le carte e sono scese in campo due squadre nate, in maniera quasi naturale, dalle convocazioni diramate in mattinata.
Da una parte, in maglia bianca, un burocrate nullafacente, due rimasugli dell'impero sovietico crollato sotto i colpi della prestrojka, un ex dittatore, e assassino, cambogiano oggi ridotto a fare l'uscere in un campeggio di Puket e un mite agronomo del Montefeltro sotterrato dai metri di neve caduti a febbraio.
Dall'altra, in maglia colorata, un fiero condottiero argentino, il primo cittadino di una delle più ridenti cittadine del Monte Nerone, un sultano pronto a scoprire i tesori omaniti, un re, per quanto di Giudea, pur sempre un re, e un pericoloso pistolero che, per di più, questa sera ha voluto vedere in faccia, guardandolo negli occhi, il suo modello di riferimento al forno a legna.
Secondo voi, come è andata a finire?
Per quanto i bianchi abbiano provato ad alzare la testa dalle pratiche polverose ed ingiallite, con qualche refolo di dignità sfociato nella più inutile rimonta di tutti i tempi, i colorati hanno strapazzato gli avversari, infilando ripartenze a ripetizione e finendo quasi con il travolgerli. A nulla sono valse le (poche) parate del mangiapane a tradimento della Pubblica Amministrazione, così come le sgroppate simil cosacche di Mou e del suo ligio compare Mancinenko...e ancor più stizzitamente penose sono state le rimostranze del muso giallo capace di protestare anche su una palla uscita di 2 metri e reclamata in campo (manco fossimo a san Siro...) e del povero Rigolo incolpevole ultimo baluardo difensivo.
Tutto abbastanza facile per gli uomini di Abel, vittoriosi per 10-7, che per una volta ha dato la netta impressione di poter effettivamente essere definito un portiere, trascinati dal sindaco e dal sultano e perfettamente coadiuvati dalle due belle statuine del presepe che, per quanto ben poco mobili, hanno sapientemente usato i loro piedi buoni per far girare la squadra, e la palla.
Una citazione finale particolare va a Franco, finalmente unitosi al gruppo del terzo tempo che, di fronte al suo fratello gemello omozigote, ha enunciato la volontà di proseguire la tradizione di famiglia annunciando di volersi fidanzare con la Anna Lisen Sissien, reduce da una mostruosa bevuta di birra degna di una corpulenta fraulien dell'Oktober Fest!!!
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