martedì 23 aprile 2013

Partita del 22 aprile. Il sacrificio del Mister

Le foto le avete già viste, per cui non c'è bisogno di dettagliare le squadre, tanto più che al termine dei 60 combattutissimi minuti di gioco il risultato finale è stato un salomonico pareggio: 9-9.
Ecco quindi le pagelle su tutti i protagonisti del match, sia presenti che assenti...ma sempre vicino al nostro cuore!
Mister Stramezz: 8. Un voto strameritato: con il semplice aggiustamento che ha previsto il suo sacrificio al centro della difesa, ha ridisegnato la formazione dell'ultimo lunedì, rinunciando alle sue scorribande offensive ma ottenendo un pareggio in rimonta. Sa che è in discussione la conferma del ruolo per il prossimo anno e per, la prima volta in vita sua, è riuscito a mettere il bene collettivo davanti ai suoi interessi personali.
Carrizo: 7. Meno tonico e scattante che nell'immediato post-ernia, Abel Carrizo ha difeso la sua porta con la consueta presenza fisica. Certo, quella maglia nerazzurra della foto lo ha sicuramente mal predisposto...
Il neo cinquantenne: 9. Tre gol, di rapina e di astuzia, la solita straordinaria prestazione difensiva. Che altro dire? D'altronde lui stesso ha affermato, davanti ad un gruppo di amici, di "giocare a calcio" e "non più a basket". La metamorofosi è ormai ad uno stadio avanzato di ottima riuscita...
Frank Guarin: 7. Ancora leggermente sotto tono, ma comunque vitale e preciso in zona gol. Anche lui ha inghiottito l'amaro boccone nerazzurro ma la sua professionalità gli rende onore.
Bobo Davi: 7. Pur se meno mortifero rispetto alle ultime uscite, Bobo Davi ha seminato il terrore nella raffazzonata difesa avversaria siglando il suo bottino di gol ma fallendo proprio sul finire il punto della vittoria. E' probabile che i gossip sulla sua vita privata fra starlette e olgettine varie gli stiano togliendo un po' di serenità
Buffon, o quasi, cioè, Baronciani: 8. Nelle ultime settimane, complice il rinnovato stato di "bello e pressochè libero come non mai", per di più in vista della furoreggiante serotoninica per lui stagione estiva, il vecchio portierone ha tirato fuori gli artigli e lo smalto dei giorni migliori, parando tutto il parabile e inchinandosi solo ai miracoli impossibili da farsi. In campo, come nella vita...c'è chi può e chi non può, lui può, ma non sempre può...
Il sottoscratto: s.v. Chi scrive non si autogiudica mai, anche perchè la partita giocata con una scarpa aperta come la bocca del coccodrillo che mangia la gamba a Capitan Uncino non merita ulteriori commenti.
Beppe Cocco: 8. Copre al meglio la fascia, segna, corre, crea gioco e difende pure. Ma il suo merito maggiore sta nel non aver ceduto alla tentazione di dar vita a pericolose manifestazioni di piazza contro il regno di Re Giorgio II°.
BBBomBBBer BBB: 8. Si fa picchiare in maniera inattesa dal Mister ma nonostante ciò mette tutti a tacere facendo il suo dovere in fase realizzativa. Sarebbe stato un 9 se, anzichè passare la palla (male, tanto non è abituato a farlo) sul 9-6 con la porta semi-sguarnita davanti, avesse, come è solito fare data la sua natura tendente alla Cicciarellizzazione, puntato a segnare lui.
Nozomi Express Kyoto-Tokyo in 2 ore e mezza (600 km): 9. Seconda partita consecutiva di grande spessore, con gol, recuperi, regia e passsaggi perfetti spesso sprecati dagli scarpari (ogni riferimento non è puramente casuale) in squadra con lui. E il 10 non arriva per l'unico errore costato, purtroppo, una rete regalata all'Inter.
Chef: in panchina. Finalmente, non giocando, non ha perso.
Lillo: a tavola. Ormai preferisce la libagione del lunedì sera, a base di polenta, salsicce, capriolo, filetto di cinghiale e lombata di chianina, alla partitella con gli amici.
Pontrellix: in dieta contraria. In altre parole, narrano incontrollate voci aziendali, per dovere di scuderia sta prendendo a suo carico tutti i chili (finora 7) che il suo superiore sta invece perdendo.
Angelo: al lavoro. Chiamato dalla Telecom per un improvviso intevento operativo presso la centralina del Miki's Saloon anche se, pare, erano stati tagliati i fili in conseguenza di una serie di bollette non pagate.
Steve Tont: invecchiato. Come l'aceto balsamico di Modena che, però, al suo contrario, acquisisce valore con il passare del tempo.
Sugli altri al momento non ci sono notizie degne di nota.

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