Ebbene finisce
così l’ultima partita del 2013 di cui lascio alla fantasia di chi legge
formazioni e risultato finale perché tanto il nostro calcetto va comunque bene con
tutti e tutto ed anche stasera ci ha insegnato qualcosa, ovvero: che se per
qualcuno “…NON CI SONO CAZZI alle 9:30
precise devo andare via!” per omologhi altri invece “….ci sono ROTTURE DI COGLIONI”; ma, in ogni caso, significa anche che, a
meno di seri ed improrogabili impegni, a calcetto si viene sempre e comunque posticipando
l’impegno e/o l’appuntamento dopo o arrivandoci a cose iniziate.
E’ vero, da
senatore quale sono (ho proprio qui davanti una “targa” datata 2001 in cui si
legge che già da allora avevo visto l’alba di tutto!) non posso esimermi dallo
scrivere l’ultimo Blog dell’Anno.
Un compito
difficile dopo l’ultima ed emozionante sorpresa di “Occhio al Centro” dove si
raccontano i primi 5 anni di “Calcetto Ledimar”.
Inizio
pertanto con dovuti e sentiti ringraziamenti:
Grazie Max,
per la tua prefazione di cui, senza il ritrovamento della “stele di rosetta” non
avremmo potuto goderne contenuti ed emozioni.
Grazie Chef per
la tua “insospettabile” vena poetica che lascia presagire che a Betlemme forse
c’eri già stato?!
Grazie al
Mister che ha fatto della convocazione un bramato sms!
Grazie ad Atto
che come suo solito ha amalgamato il tutto.
Pertanto che
dire?! Cosa altro non è stato detto!?
Ho pensato e
ripensato….ed ho proprio preso spunto dalla domanda: cosa non c’è nel blog che
comunque possa far parte della storia che ci ha portato fino a qui?!
Mi sono reso
conto che potendo partire “dall’alba di
tutto” ci sono tante cose futili ma importanti e viceversa che hanno scandito
il lungo tempo trascorso.
Gli anni del
calcio a Colombarone:
dove militava
tra non un certo dott. Marchetti che dopo aver dato “dell’indesiderato” ad un
non meglio identificato calciatore ebbe il privilegio di essere il primo ad
azzoppare un esordiente Frecciarossa (o shinkansen che dir si voglia) che
allora giovane geometra di cantiere gli operai chiamarono “ciclon” per alcune
settimane (e chi è di Pesaro sa a cosa si riferivano!)
dove prima di
tutti esordì un portiere già più anziano del nostro PPVM che venne investito dell’appellativo di “Zopp”
per la reale ed evidente caratteristica fisica!
dove si
potevano ammirare passaggi ed assist di un grande Franco Spezi degni del
miglior Baggio
dove si
giocava anche sotto i diluvi estivi con il terreno pesantissimo diventando
completamente marroni divertendosi a transitare nelle pozzanghere e nel fango come un carrarmato in corsa cercando di
inzaccherare i vari Scala e Venturelli che, come ballerine di classica,
saltellavano in punta di piedi cercando di evitare le pozzanghere più profonde.
Le partite a
Sant’Arcangelo contro i Carabinieri della Stazione “Destra del Porto” di Rimini
quando si giocava in uno dei più bei campi mai praticati senza pagarlo perché i
CC si sa sono i CC anche se li abbiamo sempre asfaltati!
Gli anni del
calcio a Pozzo Alto
Dove ancora ci
permettevamo di giocare sentendo il ticchettio dei tacchetti sul campo
completamente gelato!
Come
dimenticare Montegaudio
e l’immagine del grande Giulio Balsamini che
in preda a vere e proprie crisi di panico annunciava la calata degli Unni
Il famoso
torneo (appunto del 2001!) dove dopo aver assistito al goal “più lungo” del
mondo preso dal Max, ovvero un altissimo pallonetto tirato da metà campo in cui
la sfera sembrava non arrivare mai a terra, abbiamo vergognosamente estorto il
premio “fair play”!!
Poi le partite
al campo da Rugby (o prima!? Bho!)
Dove fece
primo capolino un promettente timido ragazzetto di nome Simone che quindi
abbiamo inserito nel nostro “vivaio” e fatto crescere tra le ortiche per temprarne
il carattere e che oggi infatti provoca numerosi pruriti tra i difensori che si
avvicendano a contrastarlo.
I “Vecchioni”
I terzi tempi
al “giardino dei tigli” dove mi ritrovavo spesso solo in compagnia di tre diversi interpreti dell’arte
di dentista di cui 2 vantavano le loro gesta ortodontiste (le famose “SS”) e
nel contempo palesavano preoccupanti “brividi di stupore” quando il terzo (V) cercava
in loro una qualche rassicurazione del suo operato.
Un rapido
passaggio a Marotta per cui non è possibile non ricordare le sfide con la
rappresentativa di cancellieri ed avvocati del Tribunale di Pesaro che a colpi
di denunce, istanze, obiezioni, ordinanze, “mi oppongo!” appellativi di “terrone”
da terrone ecc. si dividevano tra colpevolisti ed innocentisti all’interno
della stessa squadra implodendo inesorabilmente!
Poi è
cominciato il Calcetto Baratoff (fu Ledimar)
Ed arriviamo
alla storia contemporanea.
Ecco un altro motivo
per cui non potevo esimermi dallo scrivere questo blog di fine anno.
E nella storia
contemporanea ho anche qui faticosamente cercato cose di noi che possibilmente esenti
dal Blog ma che fanno comunque la storia del nostro calcetto.
Non c’è tutta
l’epopea di Cristo Re che mi ha “investito” in tanti anni di terzo tempo dove
era argomento monopolizzante e per il quale a volte ho perso di vista le mie
diverse ed umili origini adolescenziali pensando: “ma io dove cazzo ero!??” poi
mi ricordo che vengo da Villa San Martino e da adolescente frequentavo la Tombaccia
nelle vicinanze della chiesa prima e via Buccari/Montenevoso poi dove conobbi la
mia prima “scuffia” (si chiamava così ricordate?! Da cui “Scufiet!!” che ti
urlavano gli amici) ed il grande ed unico nostro Max!! che all’epoca vendeva i suoi
vestiti usati sul cofano anteriore di un inquietante maggiolone a scacchi grigio/neri provocando
NON pochi dubbi sul futuro di noi adolescenti.
Non ci sono i
tanti voli di fantasia quando spesso, confidando sulle mondiali conoscenze e
capacità organizzative della Esatour, abbiamo fantasticato sulla possibilità di
organizzare partite e tornei all’estero con fantomatiche squadre nostre
omologhe partendo dai fusi orari positivi (+h) fino alla linea di cambio data
per poi proseguire seguendo quelli negativi (-h) raggiungendo infine le
Americhe dove, in quella del Sud vi è la più alta concentrazione di mondiali
vinti per singola squadra e la più proficua fabbrica di campioni a livello
mondiale.
Non ci sono i
Mondiali del 2006 in cui abbiamo visto scaramanticamente tutte le partite a
casa mia tranne l’indimenticabile trasferta a Kaiserslautern contro gli Stati
Uniti in 5 in una KA con trombe spaccatimpani e parrucche tricolore e la mitica
semifinale di Dortmund contro la Germania per la quale il Mister ha acquisito
su di me potere universale avendomici trascinato praticamente a “forza!” Grazie
ancora Mez!
Non c’è l’epica
finale, sempre vista a casa mia (ed in diretta dal Mister per selezionare i
giocatori da poter eventualmente acquistare!), dove rimase proverbiale una
frase dell’allora ancora single professor Cocco (a proposito congratulazioni
per la piccola arrivata) che nella tensione dell’ultimo rigore tuono!: “se perdiamo…….domani li boccio tutti!!!”
Scaricando così sulle generazioni future il peso di una eventuale sconfitta!
Non ci sono i
discorsi di qualcuno di noi che pensa che siamo ancora in grado di battere una
squadra di adolescenti nonché addirittura la Nazionale Femminile di Calcio
(quella Maschile in effetti sarebbe un po’ troppo!) senza pensare che già
alcuni hanno passato i 50 ed alcuni ne sono molto prossimi e che a questa età
ogni anno non è che diventi più veloce! Ma non diventi neanche meno lento!
Questo è il
bello! Questa è la magia!
Quella che non
ci fa accorgere che comunque gli anni passano e che ne sono passati tanti, anzi
molti, e che questo calcio poi calcetto sono diventati parte integrante della
vita di tutti i giorni e di cui credo nessuno di noi può più farne a meno.
Orsù! Riprendiamo
straordinariamente martedì 07 Gennaio 2014 in quanto lo sfidato Team delle
Befane (tanto per chi pensa di battere anche quelle) ha detto che lunedì 06 ha
degli impegni improrogabili.
Buon 2014 a
tutti e…………..OCCHIO AL CENTRO!
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